I risultati altalenanti, la Champions sfumata, la Superlega del presidente Agnelli – tra l’altro osteggiata dagli stessi tifosi – miseramente tramontata, la lotta al quarto posto sempre più agguerrita. Non è un momento semplice per l’ambiente Juve, abituato a contare le vittorie più che le critiche. E invece l’ultimo pareggio contro la Fiorentina (1-1) ha scatenato l’ira dei supporter bianconeri. Non è certo una stagione positiva, per stessa ammissione dell’allenatore Andrea Pirlo. La domanda, tuttavia, si ripete: possono i risultati sportivi giustificare minacce all’indirizzo di calciatori, staff e parenti? Ovviamente no. Ed ecco invece che, puntuali, siamo qui a commentare e stigmatizzare l’ennesimo episodio di inciviltà che mette in cattiva luce uno degli sport più belli e appassionanti che esistano.
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“Devi morire insieme a tuo padre”. È questo il messaggio che Niccolò Pirlo, 17 anni, figlio dell’allenatore della Juventus, ha ricevuto in direct Instagram. Il ragazzo ha deciso di rendere pubblica la minaccia a cui, dice, di essere abituato. “Ricevo quotidianamente messaggi del genere – scrive Niccolò – solo perché sono figlio di un allenatore di calcio. Vorrei chiedervi per un solo secondo di mettervi nei miei panni…”.