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Drogata e controllata, Britney Spears dice tutta la verità sul padre – AUDIO

La popstar è stata ascoltata dal Tribunale di Los Angeles sul caso "conservatorship". Ecco le sue sconvolgenti rivelazioni

britney spears

ROMA – Drogata, privata dei suoi documenti, costretta in una bolla che non le permette neanche di decidere se sposarsi o avere figli. È questo sostanzialmente il succo della lunga confessione rilasciata da Britney Spears al Tribunale di Los Angeles nella prima udienza dal 2018 sul caso ‘conservatorship’. La popstar è stata ascoltata dai giudici per valutare se mettere fine a una gestione che – lei stessa dice – “mi sta facendo più male che bene”.

L’AUDIO DELLA TESTIMONIANZA

Dal 2008, anno del suo crollo mentale, Britney è in tutto e per tutto ‘schiava’ di suo padre. È lei stessa a dirlo, raccontando di essere stata costretta dal suo manager dei tempi, Larry Rudolph (pena una causa), a fare un tour nel 2018 e una successiva residency a Las Vegas. Solo a gennaio 2019 lo stop a tempo indeterminato.

“Ho detto al mondo intero che sto bene e sono felice- afferma Britney in un passaggio- è una bugia. Pensavo che dicendolo abbastanza forse sarei diventata felice ma non volevo ammetterlo. Ero sotto shock. Sono traumatizzata. Ora vi dico la verita, ok? Non sono felice. Non riesco a dormire. Sono arrabbiata da matti. E sono depressa. Piango ogni giorno“.

Il controllo sulla vita privata

Il controllo su Britney è, però, soprattutto a livello personale. La principessa del pop ha svelato di avere una spirale intrauterina che previene qualsiasi gravidanza e che non ha il permesso di rimuovere. La cantante ha espresso il desiderio di voler sposare il fidanzato Sam Asghari e di diventare mamma ancora una volta.

“Credo veramente – dice ancora Britney – che la conservatorship sia una violenza. Non sento di poter vivere una vita vera. Ho pensato che la gente mi avrebbe presto in giro e riso di me dicendo ‘Sta mentendo, ha tutto, è Britney Spears’. Non sto mentendo, voglio solo la mia vita indietro”.

È una gabbia dorata quella in cui l’artista vive e ha vissuto. Una quotidianità fatta di medicine tranquillanti e “no” su “no” in cui rifiutare una coreografia scatenava il putiferio. “Non sono la schiava di nessuno”, grida con forza Britney, che ora punta a denunciare la famiglia.

Dal lato opposto, il legale del padre Jamie ha fatto sapere che l’uomo è molto dispiaciuto di vedere sua figlia soffrire così, “le vuole bene e sente la sua mancanza”.

LEGGI DI PIÙ: https://www.diregiovani.it/2021/06/23/402277-britney-spears-padre-tutore-tribunale.dg/

I messaggi di solidarietà dei colleghi: da Justin Timberlake a Mariah Carey

Dai social è arrivata subito la solidarietà alla Spears. Da l’ex Justin Timberlake a Mariah Carey. Tutti uniti nell’accusare la famiglia della popstar di un controllo eccessivo.

Jess and I send our love, and our absolute support to Britney during this time. We hope the courts, and her family make this right and let her live however she wants to live.

— Justin Timberlake (@jtimberlake) June 24, 2021

We love you Britney!!! Stay strong ❤️❤️❤️

— Mariah Carey (@MariahCarey) June 23, 2021

No one should be treated like this. Stay strong Queen!! You deserve better 💜🦄🌈✨💜 #FreeBritney

— Khloé (@khloekardashian) June 24, 2021

No words. #FreeBritney

— Vera Wang (@VeraWang) June 23, 2021

2021-09-13T13:16:05+02:00