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No Time To Die, quanto ci fa impazzire James Bond romantico (Daniel Craig non andare via)

Dal 30 settembre al cinema il 25esimo film del franchise e l'ultimo con protagonista Craig

Ci sono addii difficili da mandare giù questo è uno di quelli. Noi siamo stati tra i pochi fortunati a vedere in Italia No Time To Die – in anteprima mondiale e in contemporanea con la world premiere a Londrail 25esimo capitolo della saga dedicata a James Bond e l’ultimo con protagonista Daniel Craig nei panni (impeccabili come sempre) dell’agente segreto con licenza di uccidere da Casino Royale (uscito nel 2006 con la regia di Martin Campbell). Qui tornano tutti gli elementi che tanto ci piacciono del franchise: azione, conflitti a fuoco, salti vertiginosi, corse in macchina, motori ruggenti, muscoli cesellati da un angelo, cattivi da sconfiggere, segreti da custodire, location ‘da urlo’, glamour, feste in cui tutto può succedere, voli in elicottero e molto altro. Ma quello che più ci fa impazzire di questa nuova pellicola è vedere un James Bond più romantico, più umano, più intimo. Uno 007 che non ha paura di mostrare le proprie fragilità. Un uomo che farebbe qualsiasi cosa per la donna che ama. Un uomo che decide di appendere lo smoking e la Aston Martin al chiodo per la propria famiglia. Ci riuscirà il nostro amatissimo Daniel Craig? Tutto questo è da scoprire dal 30 settembre #SoloAlCinema con Universal Pictures Italy. Alla macchina da presa Cary Joji Fukunaga, che ci regala – tra le tante cose – dei primi piani su Bond in cui traspare quell’irresistibile emotività del protagonista, mai mostrata fino ad ora.

James Bond (Daniel Craig) in NO TIME TO DIE, an EON Productions and Metro-Goldwyn-Mayer Studios film
Credit: Nicola Dove © 2021 DANJAQ, LLC AND MGM. ALL RIGHTS RESERVED.

Cinque anni dopo la cattura di Ernst Stavro Blofeld, interpretato da Christoph Waltz, James Bond, ormai ritiratosi dal MI6, si gode una vita tranquilla in un primo momento a Matera con l’amore della sua vita Madeleine (interpretata da Léa Seydoux) e poi in Giamaica. La sua tranquillità, però, viene interrotta da un suo vecchio amico, l’agente della CIA Felix Leiter (interpretato da Jeffrey Wright), che si presenta da lui con una richiesta d’aiuto. Bond decide, così, di intraprendere una missione per salvare Waldo Obruchev, uno scienziato rapito da un’organizzazione criminale per scopi meschini. Ma questo nuovo lavoro si rivela più complicato del previsto a causa di un nuovo ed irritante nemico da sconfiggere Lyutsifer Safin, interpretato da Rami Malek. Secondo voi cosa può desiderare più di ogni altra cosa un villain? Ovvio, sterminare l’umanità intera. Con una bomba nucleare? No, ma con un virus mortale – denominato ‘progetto Heracles’ e creato in una sperduta isola tra la Russia e il Giappone, con l’aiuto di Waldo Obruchev – che attacca il DNA dell’essere umano. Sì, fa pensare alla situazione che ci affligge ormai da due anni, ma questo film è stato scritto prima dello scoppio della pandemia (causa degli svariati rinvii di No Time To Die).

Safin (Rami Malek) in NO TIME TO DIE, an EON Productions and Metro-Goldwyn-Mayer Studios film
Credit: Nicola Dove © 2021 DANJAQ, LLC AND MGM. ALL RIGHTS RESERVED.

Ma torniamo alla storia, che si apre con una scena potente e di forte impatto emotivo tanto da mozzare il fiato. Il film si accende con Madeleine da bambina alle prese con una mamma dipendente dall’alcol e un inquietante uomo che piomba nella sua abitazione con una maschera giapponese di colore bianco e un mitra. Il losco figuro ha un obiettivo: uccidere il papà della piccola, membro la Spectre (una minacciosa organizzazione criminale, ndr), perché colpevole di aver ucciso la famiglia del ‘vendicatore’.

La storia, da qui, fa un salto temporale. Ci porta tra i Sassi di Matera con Bond e Madeleine, adulta, in sella alla Aston Martin (la Db5 super-accessoriata degli Anni 60). Il relax ‘tutto italiano’ finisce ben presto. Da questo punto in poi tutto diventa una corsa contro il tempo e la vita di tutti è messa a rischio. Ma le strade dei due innamorati si dividono.

James Bond (Daniel Craig) and Paloma (Ana de Armas) in NO TIME TO DIE, an EON Productions and Metro-Goldwyn-Mayer Studios film Credit: Nicola Dove © 2021 DANJAQ, LLC AND MGM. ALL RIGHTS RESERVED.

L’azione qui si fa seducente, travolgente e i livelli di adrenalina toccano le stelle. Da Matera si vola in Giamaica e dalla Giamaica si vola a Cuba, dove ad attendere Bond c’è Paloma (interpretata da Ana de Armas) una talentuosa agente segreto alle prime armi. I due, lui in smoking e lei in un bellissimo abito nero, sono diretti ad una festa della Spectre. Ad irrompere nella scena un altro agente segreto, Nomi (interpretata da Lashana Lynch), alla quale è stato assegnato il codice di Bond, ovvero 007. Dopo l’annuncio dell’addio da parte di Daniel Craig, lo scorso gennaio, non smettono di circolare i nomi di chi potrebbe sostituirlo: come Idris Elba, Rege-Jean Page, Tom Hardy e Tom Hiddleston. Tra le ipotesi anche quella di introdurre una 007 donna, che potrebbe essere proprio la Lynch.

Lasciata alle spalle una leggera tensione tra Bond e Nomi i due trovano un equilibrio e la collaborazione tra i due si fa sempre più stretta. Un solo obiettivo: sconfiggere Safin. I fili della storia – accompagnata dalle spettacolari musiche del ‘mostro sacro’ Hans Zimmer e dall’emozionante brano ‘No Time To Die’ scritta da Billie Eilish e Finneas O’Connell – scena dopo scena si uniscono e tutto si fa più chiaro ma il colpo di scena è sempre dietro l’angolo.

A riunire i nostri ‘Romeo e Giulietta’ moderni ci pensa Blofeld (e più che Cupido assomiglia ad Hannibal Lecter), rinchiuso da Bond in una cella segretissima a Londra. L’unica persona che può accedervi è Madeleine, la psichiatra del boss della Spectre nonché “bond girl”. E chiaramente anche Bond. Un faccia a faccia tanto assurdo quanto sorprendente.

#NoTimeForSpoilers quindi il resto della storia – che vede tra gli sceneggiatori anche Phoebe Mary Waller-Bridge, autrice di Killing Eve e Fleabag, fortemente voluta da Craig – ve lo lasciamo godere seduti in una delle comode poltrone della vostra sala di fiducia.

Ciao Daniel “Bond” Craig, grazie per averci regalato uno dei più affascinanti e iconici 007 della lunghissima storia del franchise.

2021-10-01T11:21:12+02:00