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E tu sei venuta? In Francia si parla di parità d’orgasmo

L’orgasmo (dal greco orgasmós, “essere pieno d’ardore, di voglia ardente”), è un argomento sul quale risulta spesso difficile confrontarsi, specialmente tra i giovanissimi. Una delle perplessità più grandi riguardanti questo tema deriva dalla sostanziale differenza tra i modi in cui uomini e donne vivono l’apice del piacere sessuale: se per l’uomo le manifestazioni orgasmiche vengono […]

L’orgasmo (dal greco orgasmós, “essere pieno d’ardore, di voglia ardente”), è un argomento sul quale risulta spesso difficile confrontarsi, specialmente tra i giovanissimi. Una delle perplessità più grandi riguardanti questo tema deriva dalla sostanziale differenza tra i modi in cui uomini e donne vivono l’apice del piacere sessuale: se per l’uomo le manifestazioni orgasmiche vengono palesate dall’eiaculazione, lo stesso non si può dire per la donna, per la quale invece risulta spesso difficoltoso raggiungere l’acme dell’eccitazione sessuale.

Una scorretta informazione riguardo l’orgasmo femminile può provocare ansia e dubbi nelle giovani donne che approcciano al sesso per la prima volta. Le domande che emergono derivano per lo più dalla tendenza generale a credere che l’accoppiamento si concluda con l’orgasmo maschile, lasciando in tal modo quello femminile in secondo piano e considerandolo non necessario alla completezza del rapporto sessuale. Negli ultimi anni sono stati fatti vari passi in avanti riguardo questo tema. La comunità scientifica ha cominciato a porsi domande importanti, ma l’argomento è stato sdoganato anche sui social media, dove le donne hanno avuto la possibilità di dire la loro in merito.

Un’iniziativa che ha riscosso un grande successo è stata quella proposta dall’artista e giornalista parigina Dora Moutot, che l’anno scorso attraverso la pagina Instagram “T’as joui?” (in italiano “Sei venuta?”) ha dato voce a migliaia di donne che hanno potuto confrontarsi sui grandi dubbi che caratterizzano da sempre la sessualità femminile: perché lui viene e io no?  Perché riesco a venire da sola ma non in presenza del partner? Come posso smettere di simulare l’orgasmo e perché mi sono sentita costretta a farlo fino ad ora? È possibile che io mi senta pienamente eccitata anche senza aver raggiunto l’orgasmo? Domande scomode e legate da una parte ad una forse ancora maschilista visione dell’amplesso, dall’altra alla tendenza inversa, ovvero alla convinzione che la donna – per potersi definire pienamente soddisfatta ed emancipata – debba raggiungere una sorta di “parità d’orgasmo” con il proprio partner.

È importante allora sapere che la sessualità femminile è un vissuto psicofisiologico estremamente individuale, che contempla vari metodi personali di eccitazione (Masters e Johnson negli anni ‘60 dichiararono di non aver mai trovato due donne che si masturbassero allo stesso modo…e ne hanno studiate centinaia!) ma anche la possibilità di avere un rapporto sessuale pienamente soddisfacente anche senza aver raggiunto l’orgasmo. Nonostante per molte donne sia ancora difficile affrontare un argomento così intimo, sono tante quelle che hanno deciso di confrontarsi per capire meglio il proprio corpo e le migliori modalità per rispondere ai suoi bisogni, scongiurando l’eventualità che il rapporto sessuale rimanga legato prettamente al ciclo sessuale maschile. Abbattere il muro dell’imbarazzo e della vergogna rappresenta un enorme passo in avanti per una maggiore condivisione del piacere con il proprio partner, che può essere guidato nell’aiutare la compagna a mettersi davvero al suo stesso livello.

Per un piacere realmente condiviso è necessario innanzitutto imparare a conoscere il proprio corpo e quello dell’altro, in un clima di aperta comunicazione reciproca. Non più simulazioni e non detti all’interno della coppia quindi, ma la possibilità e la libertà di rispondere alla domanda “Sei venuta?” con un appagante ”Sì” o con un sincerissimo (e probabilmente egualmente appagante) “No”!

Lo sapevi che:

  • Il meccanismo di erezione del clitoride è analogo a quello del pene! Il clitoride infatti può aumentare la sua lunghezza di 4-5mm e il suo diametro di 2-3mm.
  • La Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS) ha ideato un “Orgasmometro”: un test di misurazione dell’orgasmo femminile che è già stato utilizzato in alcune ricerche presso l’Università Tor Vergata di Roma.
  • L’orgasmo femminile gioca il proprio ruolo a livello evoluzionistico, infatti sarebbe un facilitatore durante il concepimento: l’ossitocina rilasciata durante l’orgasmo intensificherebbe il legame con il partner, mentre il rilassamento post-orgasmico permetterebbe al liquido seminale di rimanere nella conca vaginale.
  • Siamo l’unica specie esistente in cui è stata dimostrata l’esistenza dell’orgasmo femminile? Infatti, nonostante sia certa la presenza del clitoride in tutti i mammiferi di sesso femminile, questo particolare aspetto della sessualità animale non è ancora stato documentato.

Dubbi e domande:

Laura
Raggiungo l’orgasmo solo con la masturbazione, durante i rapporti mai. Perché?…
Anonima,
Solo poche volte sono riuscita ad arrivare all’orgasmo e non riesco a capire per quale motivo!…


 

 





2021-09-30T10:51:50+02:00