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Yuman: “Nel mio passato il rugby, ho imparato a non farmi atterrare”

Il cantautore è su tutte le piattaforme con "Qui", l'ep uscito dopo la partecipazione al Festival di Sanremo, e si prepara a due concerti speciali a Roma e Milano

Yuman riparte da “Qui”. Si intitola così il nuovo EP del cantautore che abbiamo visto in gara al 72esimo Festival di Sanremo con il brano “Ora e qui“.

Grande sicurezza e presenza scenica, il 27enne non ha sfigurato nella categoria “Big”, tra i quali è arrivato direttamente dal contest di Sanremo Giovani. Nella classifica finale, Yuman si è piazzato al 21esimo posto ma il risultato non cambia: al Teatro Ariston ha portato quel mix di soul, rnb, funky e cantautorato che è il filo conduttore anche del disco appena uscito.

“Il mio punto di partenza è sempre quello di fare cose differenti”,  racconta ai microfoni di Diregiovani ed è proprio questo “Qui”: un modo per conoscere Yuman e tutte le sue sfaccettature, oltre che un invito a vivere nel presente e cogliere le gioie del momento.

Il progetto arriva a tre anni “Naked thoughts”, l’EP di debutto che lo ha visto imporsi con singoli come “Run” e “Twelve”. In questo lasso di tempo una pandemia globale e la scoperta delle possibilità che lo scrivere in italiano può dare. Opzione che prima appariva poco percorribile per Yuri Santos Tavares Carloia (questo il vero nome del ragazzo nato a Roma ma di origini capoverdiane).

“L’italiano ora l’ho scoperto ed è una parte importantissima– ci dice- prima non mi convincevano tantissimo i suoni perché l’inglese comunque suona in un modo diverso rispetto all’italiano”. La via più giusta è trovare “parole semplici, immagini, emozioni in modo che chi ascolta ci si possa ritrovare”. L’inglese, però, Yuman non lo molla anche se molti lo definiscono pazzo per questa scelta.

Yuman intervista

Yuman tre anni fa nella redazione dell’Agenzia Dire e Diregiovani

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Un passato da rugbista

Il cantautore va per la sua strada seguendo un’unica filosofia che è quella imparata praticando rugby per anni: ovvero quella di non farsi atterrare. “È tosta andarsene dal rugby per iniziare a suonare, però, la musica- spiega- mi piaceva troppo di più. Avevo capito che era quello che volevo fare. Il rugby mi manca ancora oggi, ogni istante, la sensazione, il correre nel campo, l’avere dei compagni. È una cosa bellissima ed è uno sport che consiglio a tutti e secondo me non lo molli mai”.

Due concerti a Roma e Milano

Ora tra i progetti di Yuman ci sono anche due concerti: all’Auditorium Parco della Musica di Roma (il 5 marzo) e al Tunnel Club di Milano (il 5 aprile). Cosa aspettarsi? Due show “con la big band, cerchiamo di contaminare tutto con un po’ di soul, un po’ di funky e di far ballare un po’ tutti. Non tutte le canzoni dell’EP sono da solista, c’è n’è una che ho pensato come se facessi parte di un coro”. I biglietti per partecipare sono ancora disponibili su tutti i siti dedicati alla vendita.

L’intervista ↓

2022-02-25T09:29:24+01:00