Un dialogo contro gli hater. E’ quello che ha scelto di fare ieri sera Fabri Fibra durante l’ultima puntata de Le Iene, andata in onda su Italia 1. Nell’ormai consueto appuntamento con il monologo, il rapper ha scelto di dedicare i suoi due minuti all’odio che circola in rete. Più che una riflessione su qualcosa che lui, nel corso della sua carriera, ha toccato con mano, le sue parole sono arrivate più come un consiglio per tutti coloro che hanno a che fare con gli haters ogni giorno.
Le parole di Fabri Fibra
“Mi hanno detto: ‘Fibra hai due minuti per dire quello che vuoi’. Io allora ho deciso di dedicare questi due minuti agli hater”, ha spiegato il rapper. “Sì, perché io, a differenza degli hater, nella vita ho deciso di dedicare il mio tempo a quello che mi piace, piuttosto di commentare quello che non mi piace. Ma i social si sa, sono alimentati dall’odio, e più i commenti sono contrastanti più creano il famoso engagement, cioè smuovono le pagine e i like, quindi uno si sente pure utile a essere un hater. Chiariamo il concetto, chi sono gli hater? Se tu sei uno che va a commentare le pagine degli altri con frasi tipo ‘non mi piace, non sei capace, fai ca**re’, sei un hater. Sì, perché se una cosa non ti piace la ignori, se invece non sei capace di ignorarla ma devi lasciare un segno del tuo disprezzo allora sei un hater. Mi hanno detto: ignora gli hater perché chi ti critica è sempre qualcuno che nella vita ha ottenuto meno di te. Non ti criticherà mai chi ha ottenuto più di te perché avrà altro a cui pensare. C’è un lato positivo in tutto questo, per quanto gli hater ti odino, non ti toglieranno mai quello che hai raggiunto, anzi, possono motivarti ad avere successo. Tu ricorda sempre che l’obiettivo di un hater è quello di ferirti e di farti rinunciare ai tuoi sogni. Quindi un modo efficace per ferire gli haters è quello di non rinunciare mai ai tuoi sogni. Dicono: ‘Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso’. Io aggiungo che un fallito è un hater che non si è mai arreso. Sei tu a decidere se essere il primo o il secondo”.
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