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Il dopo Sanremo di Rancore, il rapper che parla ai ragazzi

L'intervista a Tarek Iurcich

rancore

ROMA – È un Rancore forse ancora un po’ incredulo ma soddisfatto della sua partecipazione al 69esimo Festival di Sanremo. A un mese dalla sua partecipazione accanto a Daniele Silvestri, il rapper ha parlato, ai microfoni di diregiovani.it, di “un’esperienza forte”, di quelle da rifare un giorno e – perché no – magari da concorrente. Rancore, infatti, si è inserito troppo tardi nel brano. Silvestri aveva già presentato l’iscrizione alla kermesse.

Il rapper, però, ha dato un tocco in più ad ‘Argentovivo’, il brano vincitore del Premio della Critica intitolato a ‘Mia Martini’, di quello della sala stampa Radio-Tv-Web ‘Lucio Dalla’ e di quello della giuria d’onore presente in platea al Teatro Ariston. “È stata un’esperienza importante perché ci ha dato la possibilità di trasmettere il messaggio della canzone a un pubblico molto ampio”, ha spiegato nell’intervista.

‘Argentovivo’ dà voce agli adolescenti di oggi, esplorandone le disperazioni più profonde. Il brano porta, così, a riflettere su quanto oggi sia appagante il mondo virtuale, dai social ai videogiochi. Una dimensione, questa, che affossa giorno dopo giorno la comunicazione tra gli adolescenti e gli adulti.

Secondo Rancore: “Abbiamo divinizzato la comunicazione ma questo ci porta a starci talmente tanto dentro che poi rimaniamo incastrati dentro questa tecnologia. Finiamo per essere soli come in una puntata di ‘Black Mirror’. Siamo tutti soli nonostante abbiamo la sensazione di essere sempre in compagnia”.

Far trasparire tutto questo era fondamentale: “Io e Daniele- ha raccontato Rancore- volevamo dare un ‘cazzotto’ in pancia attraverso le parole e anche il modo in cui abbiamo fatto il pezzo sul palco. Credo ci siamo riusciti. Il messaggio è arrivato nonostante la canzone fosse una canzone forte che non abitualmente si ascolta al Festival di Sanremo”.

Il “Musica per bambini tour”

Ora Rancore si gode i suoi fan in un tour che lo sta portando in giro per l’Italia. Sul palco l’intimità di ‘Musica per bambini’, l’ultimo disco del rapper – al secolo Tarek Iurcich – uscito lo scorso primo giugno. Un lavoro che riconferma la capacità dell’artista di trovare la giusta alchimia tra rime, tecnica, fantasia e significati profondi.

Nel disco, Rancore fa “una sorta di striptease dei sentimenti”, presentando brani espliciti, che si articolano tra ironia e provocazione. Alla base il rap ermetico, ormai marchio di fabbrica della scrittura di Tarek.

Dieci le tracce presenti nell’album, che hanno portato fortuna a Rancore: “‘Musica per bambini’ ha portato in giro un certo tipo di rap e questo rap ha preso la fiducia dell’orecchio di alcune persone, la fiducia di grandi penne come quella di Daniele Silvestri. Da piccole cose ha fatto nascere grandi cose“.

Nel ‘Musica per bambini tour’, Rancore è accompagnato da tanti elementi sul palco e regala un vero e proprio show tra follia e fantasia, tra confessione e protesta. Si è di fronte a una sorta di film che rispecchia totalmente l’immaginario del disco. Domani, il rapper sarà a Bologna, poi il 16 marzo a Roma. In calendario anche L’Aquila, Siena, Pordenone, Milano e Parma

2019-03-08T16:39:31+01:00