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Una vita nel crimine: ecco cosa significa essere uno Yakuza

ROMA – Nelle ultime settimane, il Giappone ha visto la sorprendente scissione della Yamaguchi-gumi, il più grande gruppo della criminalità organizzata della nazione. L’organizzazione nacque a Kobe nel 1915, e ad oggi annovera oltre 23mila affiliati e ricavi annuali da oltre 70 miliardi di euro. Sebbene in Giappone spesso i membri della yakuza non hanno […]

ROMA – Nelle ultime settimane, il Giappone ha visto la sorprendente scissione della Yamaguchi-gumi, il più grande gruppo della criminalità organizzata della nazione.
L’organizzazione nacque a Kobe nel 1915, e ad oggi annovera oltre 23mila affiliati e ricavi annuali da oltre 70 miliardi di euro.
Sebbene in Giappone spesso i membri della yakuza non hanno problemi a mostrarsi alla luce del sole, non esiste ancora una chiara comprensione su ciò che realmente significa vivere “nell’onorata società”.
Nel tentativo di gettare un po’ di luce sul “mondo sotterraneo”, il tabloid settimanale Flash ha parlato con alcuni yakuza per conoscere le quote mensili, la droga, le dita mozzate e molto altro ancora.

yakuza

All’entrata in una banda, un membro acquisterà una spilla di riconoscimento d’oro placcato del valore di circa 5.000 yen (circa 40 euro).
“Ma una volta che uno yakuza sale di livello, sale anche il valore dell’oggetto, fino all’oro di 18 carati del valore di 100.000 yen (circa 750 euro)”, dice un membro della Yamaguchi-gumi.
Man mano che sali, cambia anche il tipo di spilla.
“Se si arriva fino alla cima, il distintivo è di platino ed apposto su una catena d’oro – un dono dello oyabun (capo)”, dice lo yakuza.

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Il rituale del taglio delle dita (Yubitsume), che serve come mezzo di espiazione per un errore, è un aspetto ben noto della yakuza.
Spesso avviene quando un membro di basso grado non riusce a inviare denaro verso l’alto all’interno della banda, un processo noto come jonokin.

“Agli yakuza senza contanti, hanno dovuto rimuovere un dito”, prosegue “Avviene spesso sul tetto di un ospedale, così da poter essere cucito rapidamente”.
Il dito viene poi conservato in formalina all’interno di un barattolo di vetro. “Ma è piuttosto raro ora”, continua “E’ un grave fardello. Al giorno d’oggi se non sembri una persona normale è difficile fare affari”.

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Abbiamo parlato di jonokin, ovvero il movimento di denaro dal basso verso l’alto in una banda della yakuza.
Di quanti soldi stiamo parlando? Beh, anche di 1 milione di yen al mese (circa 7.500 euro).
“Nella Yamaguchi-gumi, un dirigente di quarta divisione deve pagare tra i 400.000 e 500.000 yen al mese”, dice un membro della Yamaguchi-gumi. “Essere in una vecchia banda è costoso.”
A Tokyo, uno yakuza di secondo livello potrebbe essere tenuto a corrispondere 250.000 yen. Un rookie senza titolo sborserà appena 10.000 yen.

Può sorprendere, ma molte bande sono contrarie allo spaccio di droghe.
Ma non vi è carenza di yakuza arrestati per il possesso e la vendita di sostanze stupefacenti.
“E ‘assolutamente vietato”, dice uno yakuza. “Molti ragazzi sono stati buttati fuori per questo. Tuttavia, c’è un sacco di vendita dietro le quinte”.
Lo fanno per i contanti facili. Un grammo di droghe stimolanti può essere acquistato per 8.000 yen e venduto per 30.000 yen.
“Ci sono un non un sacco di modi in cui si può fare quel genere di soldi”, continua.

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Nel mondo yakuza, il denaro contante è re, ma un conto in banca può essere utile.
Tuttavia, le istituzioni finanziarie stanno recentemente diventando sempre più severe contro i criminali.
“Se la banca scopre che sei uno yakuza, i soldi saranno congelati”, spiega.
Anche nascondere la propria identità per aprire un conto è un reato penale. “Allora, quello che si può fare è sposarsi e quindi aprire un conto dopo aver cambiato il proprio cognome con quello di tua moglie”.

L’esistenza di uno yakuza si estende oltre il gioco d’azzardo, il bere, i combattimenti e le prostitute. Ci sono anche… i lavori domestici.
“I giovani yakuza devono rispondere al telefono, cucinare i pasti e pulire l’ufficio”, dice uno yakuza con sede nella zona del Kanto. “Uno dei tuoi lavori è ricordare i cibi preferiti dei capi”.

Fonte: The Tokyo Reporter

2017-05-09T17:13:44+02:00