TUNISI – Il ragazzo che vende un po’ di tutto sotto casa mi saluta dicendomi “liltek zina”, buonanotte.
“Buonanotte?-penso- ma se sono le otto di sera?”.
I Tunisini sono abbastanza mattinieri e generalmente la città va a dormire presto, anche se ci sono tanti animali notturni che tirano tardi nelle discoteche di Gammarth, 20 km a nord del centro di Tunisi, nei bar e altrove. I ristoranti più popolari chiudono verso le 8 e i negozi anche prima, ad eccezione dei supermercati e di qualche bottega di alimentari e generi di prima necessità.
In molti cinema gli ultimi spettacoli sono intorno alle 18. L’altra sera, al cinema-teatro le Rio (vedi ‘Qui Tunisi’ del 21 dicembre), il concerto “Theosophie” è iniziato puntuale alle 8 e alle 9 e mezza ero già a casa. In testa ho ancora quel miscuglio di misticismo sufi ed elettronica. Se volete farvi un’idea del progetto di Jihed Khmiri e compagni, ecco un estratto di qualche tempo fa:
Come da noi, in Tunisia il giorno di riposo è la domenica, el-ahad. Eredità della colonizzazione francese, così come i nomi dei mesi dell’anno. Ecco tutti i giorni (ayam) della settimana (jem’a) in arabo tunisino. Rispetto all’arabo classico, differiscono solo un po’ per la pronuncia.
Lunedì: ‘Ithnin
Martedì: ‘Ithleth
Mercoledì: ‘irbaa’
Giovedì: khmis
Venerdì: jim’a
Sabato: sibt
Domenica: ‘ahad
Questi invece sono i mesi (shuhur) dell’anno (sana). Anche questi differiscono solo un po’ per pronuncia, ma rispetto al francese.
Gennaio: janfi
Febbraio: fivri
Marzo: maris
Aprile: ‘avril
Maggio: mey
Giugno: jouwen
Luglio: jwilya
Agosto: uut
Settembre: siptambar
Ottobre: octobar
Novembre: novambar
Dicembre: disambar