Sentinel
Lunedì 25 aprile è stato lanciato in orbita il satellite Sentinel 1B: secondo della famiglia Sentinel – il ‘gemello’ 1A è in orbita dal 2014 – fa parte del programma europeo di osservazione della Terra Copernicus. Si tratta di un satellite radar che permette di vedere in tutte le condizioni, sia di notte che in caso di maltempo, e che fornisce dati utili per il monitoraggio del clima, per la sicurezza e la difesa e in caso di catastrofi naturali.
Il lancio, partito da Kourou, base Esa della Guyana francese, è andato a buon fine al quarto tentativo: per due volte le condizioni meteo avverse avevano tenuto sulla Terra la nuova sentinella del pianeta e al terzo tentativo un’anomalia nel terzo stadio del lanciatore aveva fermato tutto. I protagonisti della missione si sono ritrovati il 22 aprile nel centro Esa-Esrin di Frascati per raccontarne tutti i dettagli.
Nel video le interviste a:
– Mauro Facchini The European Commission’s Head of Copernicus Unit
– Nuno Miranda, S-1 Data Quality Manager
– Luigi Pasquali, direttore del Settore Spazio di Finmeccanica
Sentinel-1B va a formare con Sentinel-1A una coppia dedicata all’osservazione della Terra: insieme costituiscono una costellazione di due satelliti che sorvola e ‘cattura’ la stessa zona ogni sei giorni anziché dodici, guardando il pianeta “anche attraverso le nuvole- spiega Mauro Facchini, a capo dell’unità Copernicus della Commissione Europea-. I dati che vengono generati da queste osservazioni possono essere utilizzati per l’osservazione dei mari o in supporto alle emergenze quindi con dati utili per le protezioni civili”.
Proprio in caso di emergenza il programma Copernicus può contare su un Emergency service per attivare l’intera famiglia di sentinelle. Tutti i satelliti, compreso quello made in Italy Cosmo-SkyMed, possono dare immagini per creare un catalogo di informazioni utili per reagire al meglio.
Ma quante sono le sentinelle della Terra? Del gruppo fanno parte satelliti di tre tipi, spiega Nuno Miranda, S-1 Data Quality Manager. Alcuni radar, alcuni ottici, alcuni in bassa risoluzione. La longevità della vita dei satelliti dei programmi Copernicus è molto superiore alla norma: se in media un satellite ‘vive’ 5 anni, quelli di Copernicus possono arrivare a dodici.
A gestire il programma Copernicus è la Commissione europea, che gli ha dedicato investimenti per 4 miliardi di euro nel piano 2014-2020. La componente spaziale è gestita principalmente dall’Esa (Agenzia spaziale europea) e i servizi vengono sviluppati da altre entità.
A costruire Sentinel-1B, così come gli altri satelliti della famiglia Sentinel-1, è Thales Alenia Space, joint venture tra Finmeccanica e Thales. Finmeccanica è attiva da oltre 30 anni nell’osservazione della Terra ed è un partner importante del programma Copernicus, con un ruolo di primo piano nello sviluppo di Sentinel-1B, spiega il direttore del Settore Spazio di Finmeccanica, Luigi Pasquali.
La particolarità della missione è che i dati, per scelta della Commissione europea, saranno in formula free, accessibili a tutti. Non solo istituzioni e università, ma anche cittadini. La nascita della ‘famiglia’ Sentinel, all’interno del programma Copernicus, è stata possibile grazie alla collaborazione tra molti Paesi diversi. “Questa è l’Europa che ci piace, quella che lavora insieme – ha commentato il presidente dell’Asi, Roberto Battiston, intervenendo alla serata organizzata in Esrin, a Frascati – abbiamo camminato insieme verso questo obiettivo e adesso lo celebriamo”.
“I satelliti Sentinel 1 possono studiare il pianeta in ogni condizione, sia di notte che di giorno, anche attraverso le nuvole“, sottolinea il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston. “Tutto questo – ha aggiunto – grazie al radar che hanno bordo: una tecnologia in cui l’Italia ha una grandissima tradizione“.
“E’ questa l’Europa che ci piace – Roberto Battiston, Presidente dell’ASI – che mostra la capacità di lavorare insieme tra i vari paesi che la compongono, di mettere a fattor comunce la conoscenza e le intelligenze nazionali, efficacemente coordinate dall’Unione Europea“.
“Con i Sentinel stiamo generando enormi quantità di dati“, ha osservato Mauro Facchini, Capo dell’Unità Copernicus della Commissione Ue.
26 aprile 2016 – Sentinel-1B si è alzato a bordo di un razzo Soyuz dallo spazio porto europeo di Kourou, nella Guyana Francese, alle 23:02, e si è separato dallo stadio superiore del razzo Fregat 23 minuti e 35 secondi più tardi.
Sentinel-1B raggiunge il gemello identico, Sentinel-1A, già in orbita per fornire informazioni per numerosi servizi, dal monitoraggio del ghiaccio nei mari polari al tracciamento di fenomeni di subsidenza del suolo, e per rispondere a disastri come le inondazioni.
“Il lancio di Sentinel-1B è un’altra importante pietra miliare e questa è la prima costellazione che abbiamo realizzato per il programma Copernicus” ha detto il Direttore Generale dell’ESA Jan Woerner. “In orbita a 180 gradi di distanza, i due satelliti ottimizzano la copertura e la fornitura di dati per servizi che stanno portando un cambiamento importante nel modo in cui l’ambiente è gestito“.
Entrambi i satelliti trasportano un radar avanzato che registra immagini della superficie terrestre attraverso nuvole e pioggia, in qualsiasi condizione meteorologica, sia di notte che di giorno.
Volker Liebig, Direttore ESA dei Programmi di Osservazione della Terra, ha detto “Abbiamo visto alcuni stupefacenti risultati da Sentinel-1A. Solo due settimane fa, per esempio, ha preso delle immagini di un enorme iceberg mentre si staccava dalla piattaforma di ghiaccio antartica di Nansen“.
Kourou – due tentativi falliti per avverse condizioni meteo e uno per cause tecniche, il “calvario” di Sentinel-1B è terminato ieri sera alle alle 23.02 in Italia. La sentinella del Pianeta, dopo un ritardo di 72 ore, è partito regolarmente dalla base Esa di Kourou, in Guyana francese.
Lift off of #Soyuz VS14 with Europe’s #Sentinel1 B, 3 #Cubesats and @CNES #Microscope mission at 23:02 CEST pic.twitter.com/Ln8LKUAWEf
— ESA (@esa) 25 aprile 2016
Risolto il problema tecnico al lanciatore Soyuz che ieri sera aveva costretto Arianespace a interrompere il conto alla rovescia. E’ stata infatti cambiata, a quanto si apprende, l’Unità di misura inerziale indispensabile per mantenere una traiettoria corretta. L’IMU è posizionato nel terzo stadio del vettore ed è necessario per determinare la direzione e l’orientamento del razzo nei primi nove minuti dopo il decollo.
Oggi le condizioni sono buone e non sembrano esserci i forti venti in quota che nei giorni scorsi avevano costretto a rinviare il lancio per ben due volte. —> CLICCA QUI’ per le INFO
Precedentemente conosciuto come GMES (Global Monitoring for Environment and Security) Copernicus è il nuovo programma satellitare europeo di osservazione e monitoraggio della Terra, ad oggi il più ambizioso progetto mai realizzato in questo campo, che fornirà informazioni accurate, tempestive e facilmente accessibili per migliorare la gestione dell’ambiente, comprendere e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e per garantire la sicurezza civile.
Le sentinelle del Programma Copernicus della Commissione europea, ecco cosa faranno per salvaguardare la Terra
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Il veicolo di lancio ed i suoi carichi utili sono stati messi in modalità stand-by e mantenuti in condizioni di piena sicurezza.
Arianespace ha pertanto stabilito la nuova data di lancio del volo VS14 per oggi 24 aprile, esattamente alle:
06:02:13 p.m., (ora locale Guyana
05:02:13 p.m., (ora di Washington D.C.)
09:02:13 p.m., (UTC – Ora di Greenwich)
11:02:13 p.m., (ora di Parigi)
00:02:13 a.m., (ora di Mosca, 24 aprile)
Il live streaming inizia alle 22.10 e terminerà alle 4:40
Sentinel 1-B è il secondo satellite radar dell’ambizioso programma europeo Copernicus per il monitoraggio ambientale globale dalla stratosfera.
Una volta in orbita, Sentinel-1B andrà ad affiancare il lavoro del satellite “gemello” Sentinel-1A già in orbita. Sentinel-1B fa parte della grande famiglia Sentinel-1 del programma Copernicus, coordinato dalla Commissione europea in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e con il contributo della Agenzia Spaziale Italiana (Asi), che ha l’obiettivo di monitorare l’ambiente del nostro pianeta e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, contribuendo alla gestione di emergenze umanitarie, disastri naturali e sicurezza della popolazione.
Copernicus è guidato dalla Commissione Europea in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e con l’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA). Nel programma, Finmeccanica svolge un ruolo di primo piano rappresentando un partner fondamentale sia nello sviluppo dei sistemi sia nelle varie applicazioni satellitari del programma.
Sentinel-1B osserverà il nostro pianeta da un’altezza di circa 700 km, fornendo immagini radar in ogni condizione atmosferica, giorno e notte, con una risoluzione tra i 5 e i 25 metri. Il satellite parla molto italiano, Thales Alenia Space, joint venture Finmeccanica e Thales, è prime contractor, a bordo di Sentinel-1B volerà il C-Sar (C-band radar ad apertura sintetica), strumento chiave della missione e capace di raccogliere immagini in ogni condizione meteo e sia di giorno che di notte.
A bordo dei satelliti Sentinel-1, inoltre, “si trovano importanti equipaggiamenti provenienti dai laboratori di Finmeccanica, come i sensori stellari Autonomous Star Tracker e le unità di regolazione e distribuzione della potenza, indispensabili per il controllo di assetto del satellite e per assicurare la disponibilità continua di immagini radar” ricorda l’azienda. I dati acquisiti dai satelliti della famiglia Sentinel-1, inoltre, sono ricevuti per l’Italia dal Centro Spaziale di Matera, una delle tre stazioni di terra del Core Ground Segment di Copernicus, gestito da e-Geos, società costituita da Finmeccanica-Telespazio (80%) e Asi (20%).
Il Centro è stato scelto dall’Esa come prima stazione coinvolta nelle delicate fasi IOV (In Orbit Validation) e Commissioning della missione Sentinel-1B, che avranno luogo immediatamente dopo la messa in orbita del satellite e verificheranno il buon funzionamento dei sistemi e del sensore radar a bordo: i primi dati di telemetria e radar inviati da Sentinel-1B saranno dunque ricevuti da Matera.
L’ambizioso Copernicus. Quello di Sentinel è un progetto molto articolato, che comprende in tutto una decina di veicoli spaziali e che ricade nel programma ancora più vasto chiamato Copernicus, voluto nientemeno che dalla Commissione Europea. L’obiettivo è quello di sfruttare i migliori dati provenienti dall’osservazione spaziale per tenere sotto controllo il nostro pianeta.
Quando anche Sentinel-1B sarà in orbita, la coppia sarà in grado di riprendere qualsiasi luogo del pianeta ogni sei giorni alcuni anche più spesso, poiché le orbite dei due satelliti sono perpendicolari tra loro. Ciò offre quindi una copertura molto più elevata di quella attuale, sia per le applicazioni operative sia per quelle scientifiche. A bordo di ciascuno dei Sentinel-1 si trova un radar ad apertura sintetica che opera nelle microonde, a 5,4 GHz.
In termini meno tecnici, si tratta di radar a risoluzione molto elevata, in grado di distinguere dettagli sulla superficie terrestre di soli 5 metri dalla loro quota di circa 700 km. Questi radar, inoltre, “vedono” attraverso le nubi. Non è tutto: combinando sequenze diverse di dati della stessa area è possibile mettere in evidenza cambiamenti di soli pochi millimetri che avvengono sulla superficie terrestre, per esempio a causa di terremoti, frane o smottamenti.
L’upper stage Fregat porterà in orbita altri quattro payloads: tre CubeSat universitari del programma “Fly Your Satellite!” e la missione francese Microscope. Per depositare nella corretta orbita gli altri carichi, il Fregat compirà un totale di 5 accensioni dei suoi motori, di cui due tra il rilascio di Sentinel e quello dei Cubesat.
Tra i tre CubeSat di “Fly Your Satellite!”, spicca e-st@r-II, sviluppato dagli studenti del Politecnico di Torino, che tornano nello spazio quattro anni dopo il lancio del primo e-st@r.
e-st@r II, in particolare, è un esperimento tecnologico per testare il sistema di controllo d’assetto dei CubeSat sviluppato dagli studenti dell’ateneo piemontese. Se la ricerca dovesse andare a buon fine, la tecnologia potrebbe essere poi industrializzata e commercializzata.
Gli altri due CubeSat sono stati sviluppati dall’Università di Liegi, in Belgio e dall’Università danese di Aalborg. I tre payloads verranno rilasciati dal Fregat 2 ore e 48 minuti dopo il lancio in un’orbita ellittica con perigeo a 453 km e apogeo a 665.
Microscope, dal peso di 303 kg, è invece una missione guidata dall’Agenzia spaziale francese CNES che verrà lanciata nello spazio con lo scopo di confermare la teoria fisica del “Principio di equivalenza” tra massa inerziale e massa gravitazionale. In particolare, il sistema di propulsione ultra-fine composto da sedici motori a gas freddo realizzato sempre da Finmeccanica (con relativa elettronica di controllo), permetterà di mantenere imperturbato il moto del satellite e quindi di confutare o meno la teoria. Microscope verrà rilasciato dal Fregat dopo 4 ore dal decollo in un’orbita eliosincrona a 711 km d’altezza. fonte
LA DIRETTA del LANCIO di SENTINEL-1B
La diretta web dall’ESA-ESRIN, il Centro di Osservazione della Terra a Frascati (RM), del 22 aprile.
Le tecnologie di Finmeccanica sono anche a bordo della missione “Microscope” dell’agenzia spaziale francese (CNES – Centre national d’études spatiales), che verrà lanciata domani insieme a Sentinel-1B.
Finmeccanica ha infatti realizzato il sistema di propulsione ultra-fine, composto da sedici motori a gas freddo e dalla loro elettronica di controllo, che permetterà di mantenere imperturbato il moto del satellite confermando la teoria fisica del “Principio di equivalenza” tra massa inerziale e massa gravitazionale.
FINMECCANICA e i satelliti Sentinel – Con oltre 30 anni di esperienza nei satelliti per l’osservazione terrestre, l’ESA sta sviluppando cinque nuovi tipi di mezzi spaziali, chiamati “Sentinel”. Ogni missione Sentinel è costituita da due satelliti, per assicurare la massima copertura della superficie terrestre. Attraverso gli occhi di questi satelliti si potranno raccogliere enormi quantità di dati sulla superficie e sull’atmosfera terrestri. Le informazioni saranno usate dal GMES (Global Monitoring for Environment and Security), il programma europeo di monitoraggio della Terra.
Sentinel-1 è una missione che assicurerà la disponibilità continua di immagini radar, giorno e notte, in tutte le condizioni climatiche. Tra gli obiettivi della missione vi è il monitoraggio della calotta artica, la sorveglianza dell’inquinamento marino (ad esempio delle fuoriuscite di petrolio), la mappatura dei movimenti della crosta terrestre, lo studio delle foreste e il supporto alle operazioni di soccorso in caso di calamità naturali. Il satellite Sentinel-1A è stato lanciato il 3 aprile 2014 in orbita polare.
Sentinel-2 è un’altra coppia di satelliti con orbita polare. Forniranno immagini ottiche dettagliate dello stato della vegetazione, della copertura del suolo, dell’estensione delle acque e delle zone costiere. Il primo satellite Sentinel-2 è stato lanciato in orbita il 23 giugno 2015.
I satelliti Sentinel-3 trasporteranno in orbita diversi strumenti per misurare l’altezza della superficie degli oceani, la temperatura della superficie terrestre e marina e il colore degli oceani (determinato dalla presenza di piccoli organismi marini). Il lancio del satellite Sentinel-3A è previsto nel 2016.
Le missioni Sentinel-4 e Sentinel-5 sorveglieranno entrambe la qualità dell’aria, lo strato di ozono, le radiazioni solari e i cambiamenti climatici. I diversi strumenti della missione Sentinel-4 saranno trasportati a bordo di due satelliti meteorologici Meteosat di terza generazione, in orbita sopra l’equatore. Il lancio del primo satellite Sentinel-4 è previsto nel 2017. Gli strumenti della missione Sentinel-5 si troveranno in un’orbita più bassa rispetto a Sentinel-4 e saranno trasportati da un satellite MetOp di seconda generazione (MSG) su un’orbita polare. Il lancio del primo MSG è previsto nel 2019.