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Il piccolo principe dei ragazzi del Calderini-Tuccimei di Roma

ROMA – “Gli adulti non capiscono niente, ed è stancante per i bambini dover sempre spiegare tutto” diceva il Piccolo Principe e chissà se si sono stancati anche i ragazzi dell’Istituto comprensivo Calderini Tuccimei di Roma di dover spiegare tutto ai grandi. Dopo un intero anno scolastico a provare finalmente in scena al Piccolo Teatro […]

ROMA – “Gli adulti non capiscono niente, ed è stancante per i bambini dover sempre spiegare tutto” diceva il Piccolo Principe e chissà se si sono stancati anche i ragazzi dell’Istituto comprensivo Calderini Tuccimei di Roma di dover spiegare tutto ai grandi. Dopo un intero anno scolastico a provare finalmente in scena al Piccolo Teatro di San Pio, portando in scena il racconto di Saint Exupery che affronta temi come il senso della vita, il significato dell’amore e dell’amicizia e di quell’incomprensione mai risolta che divide gli adulti dai bambini non permettendo ai primi di capire i disegni dei secondi.

Ciascun capitolo del libro narra di un incontro che il protagonista fa con diversi personaggi e su diversi pianeti e ognuno di questi bizzarri personaggi lascia il piccolo principe stupito e sconcertato dalla stranezza che abita il mondo. Ad ogni modo, ciascuno di questi incontri può essere interpretato come un’allegoria, uno stereotipo della società moderna e contemporanea. In un certo senso, costituisce una sorta di educazione sentimentale.

“Il teatro a scuola dovrebbe essere obbligatorio- ha voluto sottolineare la docente del Calderini Tuccimei Loredana Antonelli- perchè il male dei nostri giorni è non ricordarsi più cosa le emozioni non saperle riconoscere, non saperle controllare, viverle, dare loro un significato e così diventa tutto più difficile per questi ragazzi. In questa fase i ragazzi hanno estremamente bisogno di un percorso orientativo che li porti ad una analisi accurata delle emozioni che li aiuti alla relazione che dia modo loro di esprimere quelle che sono le loro sofferenze, le loro emozioni, i propri conflitti e nel teatro tutto questo è possibile”.

Ecco perchè diventa importante questo laboratorio teatrale organizzato in collaborazione con l’Ido, istituto di ortofonologia di Roma, perchè offre uno spazio ai ragazzi dove conoscersi, relazionarsi, imparare a stare insieme mettendo una delle poche maschere, quella del teatro, che permettono di emergere invece che di nascondersi.

2018-04-17T17:03:02+02:00