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Catania, al ‘Boggio Lera’ secondo incontro ‘We all say NO’

Con ADICONSUM e DIRE, studenti a lezione contro pirateria e contraffazione

We all say NO

Tutti presenti i 21 studenti di III A del liceo ‘E. Boggio Lera’ di Catania che questa mattina hanno partecipato all’incontro ‘We all say NO’ (Wall-NO), realizzato da Adiconsum in collaborazione con l’agenzia di stampa Dire.
La campagna di educazione alla difesa della Proprietà Intellettuale (PI), contro ogni forma di pirateria e contraffazione è finanziato da EUIPO (Ufficio dell’UE della proprietà intellettuale) e supportato da CREDA, Univerona, Università Europea e Fapav, con il patrocinio del ministero dell’Istruzione.

Attraverso video, slide, dimostrazioni pratiche, gli esperti dell’associazione dei consumatori hanno spiegato come distinguere i prodotti veri da quelli ‘fake’, come scaricare legalmente musica, film, serie, software, videogiochi, rispettando il copyright.

We all say NO

“Oggi, rispetto ad alcuni anni fa –spiega Adiconsum– quando i servizi di streaming non esistevano, è possibile connettersi a piattaforme legali e sicure che permettono di guardare contenuti direttamente su tablet e smartphone”.

Alcuni dei giovani partecipanti ammettono di piratare film e serie tv che non trovano attraverso i canali legali e gli esperti spiegano che è importante essere consapevoli dei rischi che si corrono: “Tutti i contenuti in forma digitale e illegali messi in rete- sottolineano– non sono sempre sicuri, potrebbero contenere malware e c’è sempre il rischio di furto delle credenziali. La pirateria digitale nasce nel 1999 con l’introduzione di Napster il primo e unico modo per scaricare l’abusivo on-line, non esistevano fonti legali fino al 2002, quando Steve Jobs propone iTunes, la piattaforma di musica scaricabile legalmente in formato digitale”.

Dalla pirateria digitale si passa alla vendita di prodotti contraffatti: “Su un social che mi sembrava affidabile,- testimonia Lorenzo– avevo visto un paio di scarpe. Erano ad un prezzo inferiore a quello richiesto sul mercato e decido di acquistarle, ma nel pacco che mi era stato spedito era vuoto. Ho denunciato alla polizia postale e alla fine sono riuscito a recuperare i 200 euro spesi per il mancato acquisto”.

“Affidatevi solo ai canali ufficiali- sottolinea Adiconsum– non vi fidate delle vendite sui social media, in cui spesso non c’è nemmeno un rapporto formalmente contrattuale di consumo fra l’acquirente consumatore e il venditore professionista che vi dà diritto a delle garanzie Acquistare da uno sconosciuto sul web o sui social media vi espone al rischio di non avere alcun rimedio esperibile”.

Finito l’incontro, i ragazzi diventeranno protagonisti di una campagna di sensibilizzazione sulle buone pratiche a tutela della proprietà intellettuale e contro la pirateria e la contraffazione. Pubblicando sui social un messaggio creativo, rivolto ai loro coetanei, parteciperanno a un concorso a premi “sure to win”. Tutti i lavori saranno pubblicati online sul sito del progetto: www.ioscelgoautentico.net .

2022-04-06T15:50:09+02:00