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Le eclissi: ecco tutto ciò che c’è da sapere [VIDEO]

La parola eclissi deriva dal greco ékleipsis, derivato di ekleipo, e significa “abbandono” La parola eclissi deriva dal greco ékleipsis, derivato di ekleipo, e significa “abbandono”. Viene definita come un occultamento parziale o totale di un astro dovuta all’interposizione di un corpo fra l’osservatore e l’astro, nel caso che quest’ultimo brilli di luce propria o […]

16 Luglio 2018

La parola eclissi deriva dal greco ékleipsis, derivato di ekleipo, e significa “abbandono”

La parola eclissi deriva dal greco ékleipsis, derivato di ekleipo, e significa “abbandono”. Viene definita come un occultamento parziale o totale di un astro dovuta all’interposizione di un corpo fra l’osservatore e l’astro, nel caso che quest’ultimo brilli di luce propria o tra l’astro e la sorgente che lo illumina nel caso brilli di luce riflessa.

A seconda che il corpo sia oscurato in toto o in parte si parla di eclissi: quella totale, quando il corpo è completamente oscurato, quella parziale, quando il corpo è solo parzialmente oscurato, quella anulare, quando il disco occultante oscura totalmente la sorgente luminosa, tuttavia l’osservatore vede una porzione maggiore, e di forma anulare, di quest’ultima, perchè si trova ad una distanza maggiore della fine del cono d’ombra.


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Ci son due tipi di eclissi: quella lunare e quella solare. Si parla di eclissi lunare quando la Luna si trova nella fase di plenilunio mentre attraversa il cono d’ombra creato dalla Terra. La durata dipende dal tempo impiegato dalla Luna a percorrere tutta la parte di spazio in ombra.

Quando la Luna non si trova esattamente nella posizione nodale, entra solo parzialmente nella zona d’ombra e si avrà un’eclissi parziale. Si parlerà di eclissi di penombra quando la Luna attraversa il cono di penombra.

Le eclissi di Luna si possono vedere a occhio nudo da qualunque punto della superficie terrestre dove la Luna sia sopra l’orizzonte; a patto che non vi sia inquinamento luminoso.

Le eclissi solari si realizzano quando la Luna si trova a passare attraverso un nodo in novilunio proiettando un cono d’ombra sulla superficie terrestre. Se la Luna copre completamente il Sole si parlerà di eclissi totale, quando lo coprirà parzialmente si parlerà di eclissi parziale.

https://youtu.be/HVg9q3fAv6I

Ma come è possibile che la Luna oscuri completamente il Sole che è 400 volte più grande? Grazie alla prospettiva, il Sole è circa 400 volte più lontano dalla Terra e il cono d’ombra prodotto dalla Luna può raggiungere la superficie terrestre e oscurare la vista del disco solare, anche se ciò accade per tempi brevi e solo in zone limitate.

L’entità del fenomeno dipende dalle maggiori o minori distanze Terra-Luna e Terra-Sole. Se la Luna si trova nella posizione di massima vicinanza alla Terra, perigeo, e contemporaneamente la Terra si trova alla massima distanza dal Sole, afelio, il cono d’ombra della Luna è della massima grandezza e il disco solare appare nelle sue dimensioni minori: in queste condizioni si ha un’eclissi totale che interessa aree ristrette della superficie terrestre nelle zone circostanti, dove si proietta il disco di penombra, si ha un’eclissi parziale.

Nella situazione contraria, la Luna in apogeo e Terra in perielio, il cono d’ombra prodotto dalla Luna è minore e la misura del disco apparente del Sole maggiore; in questo caso sulla superficie terrestre si proietterà il cono di penombra, mentre il cono d’ombra non tocca la superficie terrestre, si parla quindi di eclissi solare anulare.

Il 27 di luglio ci sarà l’eclissi di Luna più lunga di questo secolo. Sarà da record anche la durata con un periodo di oscuramento totale di 1 ora e 43 minuti, ben 40 minuti superiore alla media.

Il tutto dipende dalla distanza fra Terra e Luna che il prossimo 27 luglio sarà massima, pari a circa 406mila chilometri. La Luna si troverà in apogeo, il punto della propria orbita più distante da noi, si muoverà più lentamente rispetto a quando si trova più vicina alla Terra, rimanendo così per 103 minuti completamente all’interno del cono d’ombra.

A rendere questa eclissi ancor più particolare ci sarà anche una caratteristica colorazione rossastra della Luna dovuta all’assorbimento della luce solare da parte dell’atmosfera terrestre e la presenza nella stessa porzione di cielo di Marte, anch’esso in opposizione rispetto al Sole sarà più facilmente individuabile proprio grazie all’assenza della luce riflessa dalla Luna.

L’appuntamento è per venerdì 27 luglio alle 21 quando la Luna farà il suo ingresso nel cono d’ombra terrestre fino all’oscuramento totale che durerà dalle 21:30 alle 23:13 con il picco che si raggiungerà alle 22:22, per coloro che vorranno continuare l’osservazione la Luna sarà nuovamente piena e senza ombre alle 1:28 del 28 luglio.

Inoltre, proprio la notte dell’eclissi, il pianeta Marte raggiungerà l’opposizione mentre sarà prossimo alla sua minima distanza dal Sole (perielio), che identifica la condizione ideale di visibilità del pianeta rosso, la migliore da quella storica dell’agosto 2003: quella del 2018 sarà una cosiddetta “grande opposizione”.

APPROFONDIMENTI in collaborazione con Agenzia Spaziale Italiana (ASI)

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