hamburger menu

Ant-Man and the Wasp, tornano al cinema i supereroi in miniatura

La recensione del film disponibile nelle sale italiane dal 14 agosto

recensione antman and the wasp

ROMA – “Ti serve qualcuno che ti guardi le spalle”. È il consiglio della piccola Cassie Lang (che ha tutte le caratteristiche per diventare un’eroina prossimamente) al papà Scott, forse meglio conosciuto come Ant-Man. Il micro supereroe torna sul grande schermo dal 14 agosto con Ant-Man and The Wasp. Questa volta protagonista, alla pari o quasi, con proprio The Wasp, la spalla di cui parla la bimba.

Ambientato tra gli eventi di Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War, Ant-Man and The Wasp riparte dalla “clausura” di Scott Lang, ai domiciliari per espiare le sue “colpe” e deciso a rinchiudere nel passato la sua vita da supereroe. I piani di normalità, però, vanno presto in fumo quando si ripresentano Hope van Dyne e il dottor Hank Pym con in mente una nuova missione, legata inevitabilmente al loro passato.

Quasi costretto, Ant-Man torna, così, in azione. Divertente e irriverente come sempre. Pronto ogni volta a punzecchiare la bella Hope di cui, alla fine dei conti, non può fare a meno. La pellicola, diretta ancora una volta da Peyton Reed, gioca così – più di quanto non abbia fatto nel film del 2015 – sul rapporto tra i due. Coppia perfetta per combattere ogni minaccia.

The Wasp è affascinante, coraggiosa, intelligente e quasi letale. La parità di ruoli ricercata nella sceneggiatura, però, non sempre è raggiunta al 100% e rimane solo teorica. Insomma, il personaggio interpretato da Evangeline Lily fa la sua figura ma rimane sempre un passo indietro al carisma di Ant-Man, di cui veste i panni Paul Rudd. A dare brio il solito Michael Peña, che, in questo secondo film, si butta nella mischia tra inseguimenti e cambi di materia.

La trama, impregnata di fisica quantistica,  è più intima e personale rispetto al primo Ant-Man. Il passato di Hank Pym (Michael Douglas) si intreccia con il presente e regala qualche incursione della sempreverde Michelle Pfeiffer, la prima Wasp. Bisogna, quindi, aspettarsi sicuramente meno azione rispetto al passato. Il risultato è, comunque, gradevole. Ant-Man and The Wasp scorre bene e non annoia. Come sempre, la scena che segue i titoli di coda vale la visione di tutto il film. Il richiamo è chiaramente a Avengers 4 e alle azioni di Thanos. La storia di Ant-Man non finisce qui!

Sinossi

Dopo gli eventi raccontati in Captain America: Civil War, Scott Lang deve affrontare le conseguenze delle proprie scelte sia come supereroe sia come padre.

Mentre è impegnato a gestire la sua vita familiare e le sue responsabilità come Ant-Man, si vede assegnare una nuova e urgente missione da Hope van Dyne e dal Dr. Hank Pym.

Scott dovrà indossare ancora una volta la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp, mentre la squadra cercherà di far luce sui segreti del proprio passato.

2018-08-06T13:06:10+02:00