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Lorenzoni: “Politica e cultura per liberare i giovani”

ROMA – “Le scuole vivono un momento difficile perche’ c’e’ un problema di alienazione del sapere”. L’insegnante e scrittore Franco Lorenzoni, nella videointervista all’agenzia Dire (completa su www.dire.it) fa punto sulla situazione della scuola italiana di oggi. “Sono trent’anni che in Italia la cultura non viene esaltata ma attaccata. Le famiglie italiane non hanno piu’ […]

ROMA – “Le scuole vivono un momento difficile perche’ c’e’ un problema di alienazione del sapere”. L’insegnante e scrittore Franco Lorenzoni, nella videointervista all’agenzia Dire (completa su www.dire.it) fa punto sulla situazione della scuola italiana di oggi. “Sono trent’anni che in Italia la cultura non viene esaltata ma attaccata. Le famiglie italiane non hanno piu’ stimoli e curiosita’. Non si crede alla cultura come un fattore di sviluppo per i ragazzi e per la societa’, e i piu’ giovani vengono influenzati da questo clima”.

Maestro elementare per 40 anni e promotore di un modello educativo aperto e senza muri, Lorenzoni commenta il momento di crisi della scuola, evidenziandone allo stesso tempo le grandi potenzialita’: “I ragazzi devono vivere la cultura come relazione tra loro e il resto del mondo, devono capire che attraverso Omero e Shakespeare hanno la possibilita’ di conoscere loro stessi e gli altri” Fondatore del progetto educativo ‘Casa-laboratorio di Cenci’, Lorenzoni ha promosso una formazione che educa alla politica e al dialogo.

“In classe faccio scrivere ai bambini lettere indirizzate ai grandi del passato, rispondendogli con quello che hanno scritto gli autori nei testi antichi. In un caso, Pericle ha risposto al piccolo Diego che si puo’ avere una societa’ con pochi medici e pochi drammaturghi ma non con pochi politici, perche’ la politica e’ una cosa che riguarda tutti. Oggi i ragazzi conoscono molto poco la Costituzione- ha detto- ma la democrazia va vissuta e studiata”.

Don Milani voleva educare anche alla disobbedienza contro leggi ingiuste? Lorenzoni ha ricordato le battaglie “giuste” del passato contro il servizio militare obbligatorio “che poi e’ stato eliminato”. Oggi l’obiettivo e’ favorire una coscienza critica, non provocare la disobbedienza: “Educare alla legalita’ e’ fondamentale- ha sottolineato- Un paese senza leggi e’ in mano alla barbarie, ma questo non vuol dire che tutte le leggi siano giuste… Gandhi ha liberato l’India con la disobbedienza, ma bisogna avere la consapevolezza di quello che si sta facendo”.

https://youtu.be/Ja1Ox21K7Xo

2018-10-19T16:04:44+02:00