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Safer Internet Day: studenti e famiglie per un internet positivo

A Milano la giornata mondiale per la sicurezza on line

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MILANO – “Quella di oggi è una giornata fondamentale perché va a toccare temi cari ai giovani ma anche alla famiglia. Dobbiamo informare i nostri studenti sui pericoli e le opportunità della rete ed e’ per questo che la scuola si deve attrezzare per stare al passo con le nuove tecnologie in campo informatico”. Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, inaugura così il Safer Internet Day, l’evento nazionale che questa mattina ha raccolto nel centro congressi MiCo, a Milano, cinquecento studenti provenienti dalle scuole di tutta Italia per dire no al bullismo e al cyberbullismo, il tema scelto per l’edizione 2019 delle Giornata mondiale per la sicurezza online, promossa dalla Commissione Europea.

In occasione dell’evento è stato presentato un protocollo d’intesa targato Miur e ministero per la Famiglia, che insieme hanno firmato una nuova alleanza per guidare i giovani nell’utilizzo della rete e aiutare le famiglie a riconoscere eventuali segnali di disagio. “Scuola e famiglie devono lavorare insieme a tutela dei ragazzi, la prevenzione parte proprio da loro”, ha detto il ministro Lorenzo Fontana in una lettera rivolta alla platea. “La campagna nasce perché spesso i genitori sono all’oscuro e non conoscono i pericoli della rete- ha commentato Ermenegilda Siniscalchi, capo del dipartimento per le politiche della famiglia- i genitori devono essere consapevoli di cosa sia il cyberbullismo e prestare attenzione ai ragazzi per cercare di comprendere il loro messaggio”.

La giornata si è aperta infatti con il ricordo di Carolina Picchio, studentessa di Novara che non ha sostenuto il peso delle offese e si e’ tolta la vita a quattordici anni. Oggi la sua storia diventa uno strumento per far capire ai giovani i rischi del cyberbullismo. “Il rispetto per gli altri e per se stessi deve collegare tutti gli ambiti della nostra società”, prosegue Bussetti, che invita le vittime a denunciare e chiedere aiuto, facendo leva sulla rete familiare e sociale.

“La consapevolezza digitale richiede l’acquisizione delle competenze, e solo con la consapevolezza sarete liberi- ha commentato il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Filomena Albano – Navigare in rete e’ come navigare in un mare aperto, e i giovani devono conoscerne i rischi perche’ i ragazzi sono esposti a condizionamenti maggiori rispetto agli adulti”. Per Nunzia Ciardi, direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, il fenomeno più grave degli ultimi anni è quello delle estorsioni sessuali, che portano a “conseguenze devastanti soprattutto per le ragazze”.

L’oggetto degli interventi congiunti è infatti la tutela dell’aspetto psicologico dei giovani, che “sono innanzitutto persone e sono all’interno di un periodo di crescita particolare in cui vivono delle crisi- continua Bussetti- e il ruolo dell’adulto è fondamentale per favorire la loro crescita”.

Al MiCo sono intervenuti anche i partner del consorzio di Generazioni Connesse, il Safer Internet Center Italiano, cofinanziato dalla Commissione Europea e coordinato dal Miur, con la polizia postale, l’autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, il ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’università degli studi di Firenze, l’università degli Studi di Roma Sapienza, Save the Children Italia Onlus, Telefono Azzurro Onlus, Cooperativa Sociale E.D.I., Skuola.net, Agenzia di stampa Dire e l’ente autonomo Giffoni Experience.

2019-02-05T17:47:22+01:00