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Hollywood in protesta: “No alla consegna degli Oscar in pubblicità”

La lunga lettera

ROMA – Alla 91esima edizione degli Oscar, prevista per il 24 febbraio al Samuel Goldwyn Theater di Beverly Hills, i premi al miglior montaggio, alla miglior fotografia, al miglior cortometraggio live action e miglior trucco e acconciature saranno consegnati durante le pause pubblicitarie. Ad annunciarlo è stato il presidente degli Academy John Bailey, che ha assicurato di aumentare la promozione di queste categorie con l’annuncio dei vincitori in streaming live. Ma Hollywood non ci sta: “Consideriamo questa ‘abbreviazione’ e la censura potenziale contrarie allo spirito e alla missione dell’Academy. – hanno scritto Martin Scorsese, Quentin Tarantino e Spike Lee, tra i firmatari di una lunga lettera destinata a Bailey – “Sin dal suo inizio, la trasmissione televisiva degli Oscar è stata modificata nel tempo per mantenere il formato sempre al passo con i tempi, ma mai sacrificandone l’integrità”. 

La lettera completa:

Lunedì 11 febbraio 2019, John Bailey, Presidente dell’Academy of Motion Picture Arts & Sciences, ha annunciato che i premi Oscar di quest’anno per la migliore fotografia, insieme a Montaggio, Cortometraggio Live Action Short e Trucco e Acconciature, non saranno trasmessi in diretta , ma presentati durante una pausa pubblicitaria. Questa decisione è stata presa per ridurre la durata dello spettacolo da quattro ore a tre. La risposta immediata dei nostri colleghi e dei leader del settore rispetto alla decisione dell’Academy chiariscono che non è troppo tardi per tornare indietro”. “L’Acadmy fu fondata nel 1927 per riconoscere e sostenere l’eccellenza nell’arte cinematografica, ispirare l’immaginazione e aiutare a connettere il mondo attraverso un mezzo universale come sono i film. Sfortunatamente, siamo andati alla deriva rispetto a questa missione nella nostra ricerca di intrattenimento, piuttosto che nel celebrare la nostra forma d’arte e le persone che ci sono dietro. La retrocessione di questi contributi essenziali a uno status inferiore in questa cerimonia del 91 ° premio Oscar è nientemeno che un insulto per quelli di noi che hanno dedicato la vita e la propria passione alla professione scelta. Il produttore Glenn Weiss ha dichiarato che selezionerà i momenti “emotivamente risonanti” nei discorsi dei quattro vincitori per essere trasmessi in seguito in streaming. Lo show taglierà qualsiasi commento aggiuntivo da parte dei presentatori dei premi, così come ogni discorso dei nominati a seconda di quanto loro ritengono opportuno. Consideriamo questa “abbreviazione” e la censura potenziale contrarie allo spirito e alla missione dell’Academy”. “Sin dal suo inizio, la trasmissione televisiva degli Oscar è stata modificata nel tempo per mantenere il formato sempre al passo con i tempi, ma mai sacrificando l’integrità della missione originale dell’Academy. Quando il riconoscimento a chi ha partecipato alla creazione di un’opera cinematografica viene sminuito dalla stessa istituzione che dovrebbe avere lo scopo di difenderlo, allora non si sta più rispettando lo spirito dell’Academy e la promessa di celebrare il cinema come forma d’arte collettiva. Per citare il nostro collega Seth Rogen: “Quale modo migliore per celebrare i risultati nel cinema piuttosto che NON onorare pubblicamente le persone il cui compito è quello di letteralmente filmare le cose“.

I firmatari della lettera

I direttori della fotografia: Dion Beebe, Bill Bennett, Roger Deakins, Peter Deming, Caleb Deschanel, Robert Elswit, Mauro Fiore, Greig Fraser, Janusz Kaminski, Ellen Kuras, Ed Lachman, Robert Legato, Emmanuel Lubezki, Anthony Dod Mantle, Seamus McGarvey, Chris Menges, Dan Mindel, Reed Morano, Rachel Morrison, Guillermo Navarro, Phedon Papamichael, Wally Pfister, Rodrigo Prieto, Robert Primes, Robert Richardson, Linus Sandgren, John Seale Newton, Thomas Sigel, Vittorio Storaro, John Toll, Hoyte van Hoytema, Kees van Oostrum, Roy Wagner.

I registi: Damien Chazelle, Cary Joji Fukunaga, Spike Jonze, Ang Lee, Spike Lee, Dee Rees, Seth Rogen, Martin Scorsese, Quentin Tarantino.

I Filmmakers: Kym Barrett, Judy Becker, Alan Edward Bell, Erin Benach, Avril Beukes, Consolata Boyle, Maryann Brandon, Alexandra Byrne, Milena Canonero, Chris Corbould, Hank Corwin, Tom Cross, Nathan Crowley, Sophie De Rakoff, Chris Dickens, Bob Ducsay, Lou Eyrich, Dante Ferretti, Paul Franklin, Dana Glauberman, William Goldenberg, Affonso Goncalves, Adam Gough, Jon Gregory, Dorian Harris, Joanna Johnston, Paul Lambert, Mary Jo Markey, Joi McMillon, Ellen Mirojnick, Stephen Mirrione, Bob Murawski, John Ottman, Sandy Powell, Fred Raskin, Tatiana S. Riegel, Elísabet Ronaldsdóttir, Mayes Rubeo, Nat Sanders, J.D. Schwalm, Anna B. Sheppard, Terilyn A. Shropshire, Joan Sobel, Michael Tronick, Mark Ulano, Martin Walsh, David Wasco, Billy Weber, Julie Weiss, Michael Wilkinson, Hughes Winborne, Janty Yates.

2019-02-16T11:47:43+01:00