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Futura Leonardo: 1000 giovani per progettare il mondo del 2050

Fino a domani a Roma l'evento Miur ispirato al genio italiano

ROMA – Aerei che volano grazie a biocombustibile, auto che riciclano spazzatura e piante coltivate su Marte. Questo è il futuro che immaginano i ragazzi di #FuturaLeonardo, il laboratorio di idee ispirato al genio italiano che da ieri coinvolge studenti di tutta Italia per celebrare i 500 anni dalla morte del celebre inventore. Per tre giorni, da ieri e fino da domani, le mura, i cortili e le sale di Castel sant’Angelo sono state occupate da workshop, hackaton e laboratori digitali.

Una fucina di sogni e opinioni con cui i ragazzi stanno progettando il mondo del 2050. Per Lorenzo, 13 anni, il problema principale da risolvere sarà quello dell’inquinamento. Un ostacolo che grazie alla tecnologia si può trasformare in un’opportunità per sviluppare energie rinnovabili. Nicole, invece, assieme ai suoi compagni sta progettando un aereo ‘ecosostenibile’. Sono due degli 80 partecipanti all’hackathon dedicato ai trasporti del futuro, prima competizione a coinvolgere anche i ragazzi delle scuole medie. Distribuiti in tavoli da 8, i giovani ingegneri lavorano sulle macchine del futuro, ma anche sulla nautica e l’aeronautica.

“Grazie a questo evento i ragazzi saranno sempre più consapevoli dell’importanza di Leonardo per il progresso della nostra civiltà”, aveva detto ieri il ministro dell’Istruzione Bussetti, che ha inaugurato l’iniziativa promossa dal Miur. In totale, saranno più di mille gli studenti e i docenti che prenderanno parte all’iniziativa. Nell’ex teatro gli studenti del ‘future camp’ partecipano ad un laboratorio immersivo sui mestieri del futuro. Sono ragazzi delle scuole superiori, ai quali e’ stato chiesto di guardare oltre il presente e immaginare come saranno le professioni del 2050.

“Un viaggiatore del futuro potrà mostrare tutto con l’interazione di blog e siti- commenta Giada- ma tramite la realtà virtuale si potrà andare in ogni luogo con il solo uso della tecnologia”. La medicina, invece, verrà rivoluzionata dalla velocità dei soccorsi e delle operazioni. “Si potrebbero immagazzinare i ricordi per aiutare le persone malate di alzheimer- aggiunge Sara- e usare l’innovazione per cercare di capire cosa succede durante il coma”.

Jacopo, invece, assieme ai suoi colleghi deve immaginare come sarà l’ingegnere del 2050. Le idee sono ancora confuse, ma di certo “si ispirerà a Leonardo, perché malgrado siano passati cosi’ tanti anni, le sue idee continuano ad essere valide. Vorrei studiare ingegneria all’università- continua- e il mio punto di riferimento sarà proprio Leonardo, sperando che possa anche io diventare l’ingegnere del futuro”. 

2019-05-03T14:33:07+02:00