ROMA – Ha ventiquattro anni, è di Fagnano Olona e nella sua testa tanti sogni e tante idee. Lui è Samuele Donato, in arte Jinzo, che si è ritagliato un posto nel mondo dello streetwear con la realizzazione delle sneaker masks. Il giovane creativo è stato tra gli ospiti speciali della quinta edizione di Kickit – il market numero uno in Italia dedicato allo streetwear e alle sneakers fondato da Fabrizio Efrati – che si è tenuto lo scorso 5 maggio all’Atlantico di Roma. All’evento amato dai giovani modaioli, presenti tanti progetti realizzati da giovani designer italiani. Tra questi, sono spiccati le sneaker masks: maschere per il volto create a partire da modelli di scarpe iconici. Una creazione che richiama l’attenzione di coloro che sono appassionati di sneakers e degli snowboarder.
Nel corso di Kickit, che ha voluto dedicare il suo quinto compleanno ai creativi under 25 e al Made in Italy, abbiamo scambiato due chiacchiere con Jinzo, immergendosi completamente nella sua passione artistica.
Come è nata l’idea di realizzare sneaker masks?
“In generale, a me piace il Giappone. Mi affascinano le armature da samurai. Da questa passione ho iniziato a smontare sneakers per realizzare maschere. L’idea è nata per gioco. Qualche tempo fa ho acquistato un paio di Air Max. Dopo essersi rovinate ho staccato pezzo per pezzo e ho avuto l’idea di creare una maschera.
Chi acquista le tue maschere?
“Le mie maschere sono nate per gli appassionati di sneakers e per gli snowboarder. Per i primi, è un accessorio puramente estetico. Per i secondi, invece, il discorso è diverso. Oltre a un senso estetico, sto cercando di dargli una funzionalità. Per esempio, le ho fatte provare a chi pratica snowboard perché non hanno una protezione ma solo un passamontagna che li ripara del freddo”.
La maschera a cui sei più legato?
“La maschera a cui sono più legato è quella nata da un paio di Air Max Tavas, realizzata ad hoc per coloro che praticano lo snowboard. Quello che mi piace di più è proprio questo: partire da un prodotto, smontarlo e dargli una nuova vita, un nuovo utilizzo. E’ questa l’essenza della creatività e del mio lavoro”.
Cosa rappresenta per te KICKIT?
“È il primo anno che vengo a Kickit, mi ha invitato Fabrizio Efrati, il founder del market di streetwear. In questo mondo ci sono appena entrato ed è molto bello perché c’è un sacco di gente. Qui si può condividere una passione si possono conoscere molte realtà di ragazzi creativi che hanno voglia di fare e di mettersi in gioco. Questo mi piace molto. Kickit è una bella iniziativa“.
Per chi volesse conoscere la tua arte, quale social
“Per tutti coloro che volessero contattarmi, possono trovarmi su Instagram digitando @Jinzo.sneakermasks“.