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Fiumicino, un girotondo per rispondere alle svastiche

Ieri l'iniziativa dell'istituto Da Vinci di Maccarese

ROMA – “La nostra scuola dice ‘No all’indifferenza’, qui la memoria non è qualcosa di astratto, non è una giornata di commemorazione che inizia e termina con il suono della campanella. Da noi si organizzano incontri, conferenze, giornate di studio, viaggi della memoria. E si organizzano dal 16 ottobre al 25 aprile”. Con queste parole, l’istituto Da Vinci di Maccarese ha voluto rispondere ai recenti fatti di cronaca di Fiumicino, dove nei giorni scorsi sono comparse scritte inneggianti al nazi-fascismo.

“I recenti fatti accaduti a Fiumicino, quei simboli che sono apparsi nella notte e che evocano una delle pagine più buie della nostra storia, potrebbero far credere che il nostro territorio sia solo questo: svastiche e celtiche con cui si imbrattano i muri”, prosegue la nota dell’istituto. Ma la realtà è diversa, ed è fatta anche dalle poesie che hanno ricoperto le svastiche, dal ricordo quotidiano degli studenti e dal girotondo che ieri ha riunito tutti i ragazzi della scuola in un momento di protesta costruttiva. Riuniti nel cortile della scuola e armati solo di libri e cartelli, i ragazzi hanno letto le testimonianze dei sopravvissuti.

“Questo incontro e le letture che abbiamo condiviso è dedicato alle parole di chi quei simboli li ha vissuti sulla propria pelle- proseguono gli studenti e il personale della scuola- a chi è riuscito a tornare e ci ha fatto l’onore di venire a testimoniare la propria esperienza nella nostra scuola, come Sami Modiano, deportato a tredici anni dall’Isola delle Rose; come Piero Terracina, di poco più grande di Sami; come le sorelle Bucci, Andra e Tatiana, scampate alla selezione di Mengele perché scambiate per gemelle”.

“Ma questo momento- sottolineano i ragazzi- è dedicato anche a chi non è potuto tornare, come Etty Hillesum, ebrea olandese morta ad Auschwitz nel novembre del 1943, che ha lasciato nel suo diario una testimonianza straordinaria. E vogliamo ancora dedicare questo momento alla senatrice Liliana Segre, che invita noi studenti a sconfessare la menzogna, a diventare candele della memoria”. 

2019-06-07T11:49:49+02:00