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Milano, terzo giorno di Summer School Diregiovani

Si entra nel vivo con il cronista di mafia Cesare Giuzzi

MILANO – “È la mafia la vera emergenza criminale nel nostro territorio e i giornalisti del nord devono capirlo. Così come i giornali e le televisioni nazionali devono iniziare ad occuparsi seriamente della Calabria. Noi dobbiamo arrivare dove non arrivano i riflettori, nei quartieri e nei paesi che sono lontani dal centro, lontani da Milano”. Così questa mattina al liceo ‘Volta’ di Milano il cronista del Corriere della Sera Cesare Giuzzi.

Per il giornalista milanese, due ore di intervista ininterrotta coi ragazzi della summer school targata diregiovani.it. Una domanda dietro l’altra, tutte preparate prima dell’arrivo dell’ospite, in questa terza giornata di lavoro. Le mafie a Milano e al nord, dai tempi della malavita milanese detta ‘ligera’, di boss come Joe Adonis e Francis Turatello, passando per la stagione dei sequestri di persona, sino alla supremazia conquistata dalla ‘ndrangheta su tutto il territorio lombardo.

E poi i punti di forza, le attività e i luoghi di radicamento della mafia calabrese, “più simile e vicina a noi di quanto crediamo”, ha detto Giuzzi. Infine le responsabilità collettive nella lotta alla mafia, dalla politica alla società civile. Questi i temi toccati da Giuzzi e sui quali hanno lavorato i ragazzi nel corso del pomeriggio. “Sì. La mafia si può sconfiggere- ha concluso il giornalista rispondendo alle domande di Ilaria, una partecipante- ma la strada è ancora lunga e dipende da noi”.

2019-06-27T09:43:38+02:00