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Ricordando Vito Scafidi, studenti e istituzioni per la sicurezza nelle scuole

Fioramonti e Ascani al liceo 'Darwin' di Rivoli per impegno su edilizia

RIVOLI (TORINO) – Tenere viva la memoria per guardare al futuro e affrontare il presente. È questo il senso della giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole istituita il 22 novembre di ogni anno dalla legge 107 del 2015 in ricordo di tutte le vittime della scuola. Un appuntamento per commemorare ma anche per riflettere, a tutti i livelli, sull’importanza di assicurare la sicurezza delle scuole e sulla necessità di garantire che studentesse e studenti possano studiare e crescere in ambienti sicuri, confortevoli e sostenibili.

Il 22 novembre del 2008, nel crollo del controsoffitto della sua aula al liceo ‘Darwin’ di Rivoli (Torino) moriva Vito Scafidi, giovane studente. E proprio oggi, 11 anni dopo, studenti, docenti e istituzioni si sono dati appuntamento in quel liceo, in quelle aule che ricordano quel tragico evento e allo stesso tempo guardano al futuro. Presenti tra gli altri il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, la vice ministra Anna Ascani, la sindaca della città metropolita di Torino Chiara Appendino e il sindaco di Rivoli Andrea Tragaioli.

La mattinata è iniziata con il corteo in memoria di Vito che dopo aver attraversato le strade della cittadina ha raggiunto la scuola. In contemporanea all’evento nazionale a Rivoli tantissime istituzioni scolastiche in Italia si sono impegnate in progetti e iniziative per diffondere la cultura della sicurezza e della prevenzione dei rischi tra i più giovani. I temi della sicurezza sono da sempre legati all’edilizia scolastica e alle azioni concrete per riqualificare il patrimonio edilizio scolastico. Un patrimonio molto grande, pari a 40.160 edifici scolastici attivi, che ogni giorno ospita gli studenti e le studentesse.

Oggi il ministero dell’Istruzione ha anche convocato a Rivoli, nell’aula 22 novembre, l’osservatorio nazionale per l’edilizia scolastica: una scelta che vuole essere di attenzione e di impegno per discutere delle questioni urgenti e più importanti che coinvolgono l’edilizia scolastica, insieme agli enti locali proprietari degli edifici e alle regioni che ne curano le programmazioni. Protagonisti della mattinata sono stati ragazze e ragazzi che hanno curato dei progetti che pongono in risalto l’importanza che tutti contribuiscano alla diffusione della cultura della sicurezza e la necessità che tutti siano partecipanti attivi della cura degli ambienti e degli spazi di apprendimento.

Come Mattia, Emma e Angelina dell’istituto comprensivo di Rosciano (Pescara) che con il loro video hanno spiegato come hanno capito l’importanza della sicurezza, di stare attenti alle piccole cose, alle azioni quotidiani e soprattutto della necessità di prendersi cura degli altri.
Tanti i giovani sono stati coinvolti nel corso dell’anno in diverse attività tra cui il concorso ‘Caro Vito, ti scrivo…’ promosso dalla ‘Fondazione benvenuti in Italia – Fondo Vito Scafidi’, gli alunni e le alunne dell’istituto comprensivo di Merone (Como) che hanno lavorato alla realizzazione di un video unendo l’innovazione digitale ai temi della sicurezza ; o gli studenti della III C dell’istituto comprensivo ‘Dalla Chiesa’ di Roma che hanno progettato e ideato la loro scuola dei sogni con aule ‘super’ e una mensa colorata.

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A prendere la parola sul palco anche due team che hanno preso parte alle maratone progettuali di Futura Lucca che hanno portato alla definizione del logo della giornata – utilizzato poi dal Miur, ‘Sicura solo se si ha cura’ – e di un progetto che ha unito i temi della sicurezza nelle scuole con gli obiettivi dell’Agenda 2030. A realizzare il logo sono stati Francesca D’Elia dell’istituto tecnico ‘Pertini’ di Lucca, Antonello Mezzina del liceo artistico Nervi-Severini di Ravenna, Mariana Monti del liceo artistico Caravaggio di Milano e Fabio Matergia del Liceo Felice Faccio di Torino. Misia Panzin del liceo di Valenza, Cecilia Marcela Palamariu dell’Istituto Einaudi di Roma, Alice Latini del liceo artistico di Terni, Francesco Baccaro del Liceo scientifico di Romita (Campobasso), Danis Trokan dell’istituto Volta di Trieste, Junjia Liu del Liceo Caravaggio di Milano ed Elena Marcanzin del liceo linguistico Tommaseo di Venezia sono invece gli studenti e le studentesse che ha lavorato al progetto sicurezza e obiettivi dell’Agenda 2030.

A chiudere la giornata il saluto di Cinzia Scafidi, mamma di Vito che con una grande forza ha deciso di trasformare il dolore della perdita in forza per andare avanti e portare nei corridoi dei palazzi delle istituzioni e nelle aule quello che lei stessa definisce “il miracolo Vito”. Perché, ha ricordato Cinzia Scadifi, serve l’impegno di tutti per diffondere la cultura della sicurezza in grado, insieme alle opportune risorse, di evitare che possa riaccadere ciò che è successo a suo figlio.

2019-11-22T16:27:47+01:00