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Come stanno reagendo gli adolescenti all’isolamento?

L’Italia ed il mondo intero stanno affrontando una minaccia importante, un virus sconosciuto “corona virus” che sempre più velocemente si diffonde tra le persone. Gli adolescenti come si vivono questi momenti, cosa pensano, come agiscono? Da giovedì 5 marzo è stata indetta la chiusura delle scuole, la maggior parte dei ragazzi ha appreso con entusiasmo […]

L’Italia ed il mondo intero stanno affrontando una minaccia importante, un virus sconosciuto “corona virus” che sempre più velocemente si diffonde tra le persone. Gli adolescenti come si vivono questi momenti, cosa pensano, come agiscono?

Da giovedì 5 marzo è stata indetta la chiusura delle scuole, la maggior parte dei ragazzi ha appreso con entusiasmo la notizia e ha cominciato a vivere le loro giornate con un clima vacanziero.
In un primo momento si è riunita nelle piazze, nei luoghi dove di solito si ritrovano il sabato  con maggiore intensità non avendo impegni e scadenze. L’onnipotenza della loro età, però, ha portato alcuni di loro ad affrontare la situazione con una certa leggerezza: gli assembramenti in piazza, i saluti soliti, gli abbracci, i baci, etc…
In alcune interviste alcuni hanno affermato “a noi non può succedere nulla”. Purtroppo la convinzione “a noi non ci colpisce” rende difficile la percezione che possano con il loro comportamento far del male anche ad altri.
Ora la situazione si è cronicizzata e le restrizioni sono diventate più severe.

Cosa è necessario che sappiamo i ragazzi?
Sicuramente è necessario sottolineare che loro possono come tutti prendere il virus ed affrontarlo con una condizione fisica diversa e quindi con maggiore ottimismo, ma non ne sono immuni. La cosa importante è che devono autoresponsabilizzarsi e mettere in atto comportamenti adeguati come tutti noi. Evitare luoghi affollati, mantenere distanze di sicurezza, lavarsi le mani, non salutare dandosi la mano, gli abbracci o i baci, ma soprattutto cominciare a pensare all’altro.

Purtroppo con il passare del tempo il senso civico è calato e i ragazzi, che imitano anche i comportamenti degli adulti di riferimento, tendono a pensare alla loro felicità ed al loro benessere.
E’ necessario restituire a questi ragazzi un senso di dovere, non di sfida ma di collaborazione. Il senso di sfida verso gli adulti, che contraddistingue questa età deve lasciare il passo alla collaborazione, gli adulti li responsabilizzino, diano loro dei compiti, facciano aiutare gli anziani e le persone in difficoltà in questo momento, rispettando ovviamente tutte le norme di sicurezza e senza mettere a rischio la loro ed altrui salute.

Questo momento potrebbe diventare per gli adolescenti un momento di crescita se ben gestito e non di vacanza. Lasciamogli vivere anche un po’ di solitudine, lo stare da soli con se stessi può insegnare tanto.
Facciamogli capire che possono essere una risorsa nella risoluzione della criticità e non devono diventare una preoccupazione ulteriore.

Lo sapevi che…

  • Ai tempi del coronavirus il saluto sta cambiando e dalla Cina arriva il «Wuhan Shake», dove al posto delle mani si usano i piedi, e l’india rilancia il namasté ovvero il gesto di giungere le mani all’altezza del petto, del mento o della fronte, accennando al contempo un inchino col capo.
  • Google attraverso il servizio SOS ALLERT mette in cima ai risultati relativi al corona virus una pagina contenente informazioni diffuse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, con i consigli per la sicurezza, le informazioni e gli aggiornamenti in tempo reale relativi al virus cinese.

Dubbi e domande…

Anonima,
Posso andare dal mio ragazzo nonostante il coronavirus?…
Anonima,
Vorrei andarlo a trovare, anche per aiutarlo psicologicamente…


L’affettività e la sessualità ai tempi del coronavirus, come gestirla, ce lo di dice la Dott.ssa Bianchi, psicoterapeuto dell’IdO…

2021-02-22T17:18:03+01:00