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VIDEO | Scuola, a lezione con Lorenzo Tucci in occasione dell’International Jazz Day

Il batterista sale in cattedra per spiegare ai ragazzi la magia della musica

ROMA – Piatti, tamburi e percussioni al posto delle lezioni di italiano e matematica. È così che due terze dell’Istituto Comprensivo ‘Stefano D’Arrigo’ di Messina e dell’istituto ‘Ruini’ di Sassuolo hanno celebrato l’International Jazz Day, la giornata promossa dal pianista e ambasciatore Unesco Herbie Hancock per riunire musicisti, docenti e studenti di ogni parte del mondo e celebrare la musica jazz, dal 2011 patrimonio immateriale dell’umanità. Oggi i ragazzi delle scuole hanno avuto come professore d’eccezione il batterista Lorenzo Tucci, docente al conservatorio ‘F.A. Bonporti’ di Trento e jazzista di fama internazionale, per festeggiare l’evento anche se a distanza.

“Gli studenti hanno fatto molte domande e sembravano davvero interessanti, i ragazzi sono stati curiosi e molto gentili- ha raccontato il batterista a diregiovani.it- adesso i giovani, e non solo loro, non solo abituati a scegliere un genere, ma subiscono l’ascolto che passa attraverso la radio o le varie piattaforme in streaming, per questo è importante che fin da piccoli imparino a coltivare un gusto. Io spero che con questi incontri sia riuscito a farli avvicinare alla musica e all’arte, non per forza al jazz”.

Per la Giornata Internazionale del Jazz, questo pomeriggio Tucci svolgerà anche una masterclass organizzata dalla Saint Louis Music Center sulle tecniche e i consigli “per migliorare la capacità di un batterista jazz moderno”. Poi, dalle 18.30, il batterista sarà in diretta streaming per suonare assieme all’amico e trombettista italiano Fabrizio Bosso all’interno del programma ‘Crossroads on air’, il nuovo format di concerti in diretta streaming lanciato da Crossroads, il festival itinerante organizzato da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.

“Il jazz è un genere che continua a rimanere di nicchia, ma allo stesso tempo si è trovato uno spazio tutto suo. Ogni paesino, ogni piccolo comune ha il suo festival di jazz, una cosa che non succede con altri generi- ha continuato Lorenzo Tucci- In questi giorni la musica è un collante. E non intendo solo l’ascolto, che ha comunque la sua importanza. Ma intendo proprio l’esigenza di suonare insieme e condividere un momento”.

Anche se per i musicisti non è facile: concerti e spettacoli dal vivo sono stati tra i primi settori ed essere chiusi a causa dell’emergenza sanitaria, e probabilmente saranno tra gli ultimi a riaprire.

“Ci dispiace non sapere quando potremmo ricominciare a suonare. Noi come artisti siamo assuefatti dal palco, ma c’è anche un fatto economico che non deve essere trascurato- conclude il batterista- Ma per fortuna possiamo approfittare di questo periodo per studiare, scrivere nuovi brani e riflettere”. 

2020-04-30T16:42:00+02:00