ROMA – Continua il nostro viaggio nelle colonne sonore delle serie tv. Dopo l’intervista agli Altarboy, i producer dietro le musiche di Baby (Netflix), sono i The Shalalalas a raccontarsi ai nostri microfoni.
Il duo, formato da Alex e Sara, è ormai un punto fisso de L’allieva, il telefilm in onda ogni domenica su Rai 1 che vede protagonisti Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale.
Dall’inizio del progetto, i The Shalalalas hanno cantato le vicende di Alice e Claudio (nonché la sigla ufficiale) e nella terza stagione tornano a far da sfondo con il loro nuovo EP, “Silly vain details”, su tutte le piattaforme per Bassa Fedeltà. Cinque gli inediti, che si muovono tra indie e pop con una scrittura più matura, delicata e raffinata rispetto al precedente “Boom”.
L’INTERVISTA ↓
“Silly vain details”, grazie alle sue atmosfere dreamy, riesce a raccontare bene la serie Rai e soprattutto la protagonista, che – come sottolinea Sara – è “un po’ goffa, è una sorta di Bridget Jones della medicina legale”. E i brani dell’EP sono nati un po’ pensando a lei e Claudio: “A livello di testi ci abbiamo pensato ai protagonisti andando avanti in questa collaborazione. La prima volta no”.
Scrivono in inglese Alex e Sara affidandosi alla loro propensione al viaggio, che in questi anni li ha portati a suonare anche fuori dall’Italia: in giro per tutta Europa e fino al Primavera Sound, il festival di musica indie e d’avanguardia.
Al loro secondo lavoro, il duo continua a regalare pezzi dalle melodie dolci – la base di tutte le loro canzoni – che si alternano a brani più up tempo. Fondamenta della loro musica l’essenzialità. “Cerchiamo sempre di non mettere roba che non serve. Sia dal punto di vista dell’arrangiamento che della struttura dei pezzi. Cerchiamo sempre di fare un lavoro a togliere – racconta Sara – molte volte può sembrare semplicistico ma non lo è”.
“Silly vain details” è solo il primo passo del nuovo capitolo della carriera dei due ragazzi romani, che nonostante la recente uscita discografica assicurano: “Ricominceremo a scrivere”.