Masturbarsi è una pratica autoerotica, che consiste nel mettere in atto tutti quei gesti e le fantasie che li accompagnano volti alla sollecitazione volontaria degli organi sessuali, ma anche altre parti sensibili del corpo, con le mani o con oggetti per ottenere piacere sessuale.
In adolescenza tale pratica è una delle manifestazioni primarie della sessualità, un mezzo per prendere confidenza con i cambiamenti del proprio corpo e acquisire coscienza di sè, preparando il campo alle prime esperienze di scoperta dell’altro, che possono portare al petting e alla masturbazione reciproca, fino al rapporto completo.
Tale pratica rientra perfettamente nei limiti della fisiologia, e non ha nulla di patologico, ne alcuna influenza negativa sulla salute fisica, purché non si cada nel caso della masturbazione compulsiva per cui l’autoerotismo costituisce l’unica attività sessuale della persona o venga totalmente preferita al rapporto sessuale, nonostante la presenza di varie opportunità di scelta di partner, che può sottendere un’incapacità o una difficoltà nell’entrare in relazione con l’altro.
Tuttavia per molte persone resta un argomento che provoca imbarazzo, probabilmente per educazione o sensibilità personale. La masturbazione, infatti, è fortemente influenzata dall’educazione, dall’etnia, dall’identità sessuale, dalla religione e dagli atteggiamenti socioculturali, per cui viene spesso accompagnata da sentimenti di colpa e vergogna. Per le donne, forse, è un tabù ancora più forte che per gli uomini.
Ma ora veniamo alla masturbazione femminile in particolare.
L’organo deputato al piacere femminile è il (o la) clitoride, posto sulla parte anteriore della vulva dove si uniscono le piccole labbra della vagina, in esso si concentrano molte terminazioni nervose che lo rendono particolarmente sensibile.
In posizione distese o sedute sono diverse le tecniche femminili utilizzate per stimolarlo. Utilizzando le mani si può iniziare ad accarezzarsi il collo, il seno, il ventre, i fianchi per scendere più giù. Con l’intensità e il ritmo che si preferisce si può stimolare il clitoride con piccoli sfregamenti, carezze o colpetti, con movimenti circolari o dall’alto in basso. Più frequente è lo strofinare il clitoride con il dito indice o medio o inserendoli all’interno per stimolare la parete interna-anteriore della vagina. C’è chi preferisce l’utilizzo di un oggetto da sfregare, a volte vengono usati vibratori semplici o altri più adatti alla penetrazione, altre ancora adorano il getto della doccia tiepida direttamente indirizzato sul clitoride stesso, mentre alcune donne traggono piacere strusciandosi con un cuscino stretto tra le gambe..
Questo per sottolineare che non c’è un modo giusto o sbagliato per masturbarsi, o che funziona per tutte, ma solo sentendosi libere di provare e dare sfogo alla propria immaginazione si scoprirà ciò che piace veramente.
È importante sapere che l’autoerotismo presenta molti benefici. Il piacere garantisce il rilascio di ormoni, come le endorfine, benèfici per l’equilibrio mentale e fisico, riduce lo stress, migliora l’umore, può allievare i sintomi premestruali e i crampi da ciclo, rilascia il pavimento pelvico contribuendo a ridurre la stipsi femminile e aiuta a liberare la tensione e a rilassarsi facilitando il sonno. Inoltre la capacità di accogliere questo piacere aumenta l’autostima, e la conoscenza di sè e del proprio corpo che ne deriva rende più sicure permettendo di capire cosa piace per poi insegnarlo al partner o mettere in pratica ciò che si è imparato durante il rapporto.
Lo sapevi che…
- Un contributo fondamentale in questo settore è stato dato dalle ricerche condotte da autori come Kinsey, Masters & Johnson e Hite che hanno cercato di ampliare le conoscenze sulla sessualità delle donne. Negli ultimi trent’anni nelle società occidentali il cambiamento nei ruoli di genere e nella percezione della sessualità femminile ha portato ad una maggiore ricerca del piacere sessuale e ad un miglior rapporto con il proprio corpo da parte delle donne. Nonostante ciò le donne che ammettono di masturbarsi sono ancora poche (il 45% della popolazione femminile si masturberebbe regolarmente).
- Le donne riportano molte ragioni per la masturbazione e una varietà di tecniche messe in atto. Le ragioni maggiormente riportate sono la ricerca del piacere sessuale (65,4%), far fronte allo stress (31,9%) mentre per il 20% viene utilizzata per addormentarsi. Per quanto riguarda le tecniche la maggior parte delle donne riferisce di toccare direttamente i genitali, tuttavia, molte altre utilizzano una modalità indiretta, utilizzando un cuscino o un oggetto simile contro i genitali (16%). Per quel che riguarda l’età di esordio la maggior parte delle donne inizia generalmente a masturbarsi tra i 10 ei 14 anni, il 36%, invece, tra i 15 e 19 anni di età. La masturbazione sembra presentarsi maggiormente durante l’adolescenza per quasi tutte le donne, ciò dimostra che essa, in questa fase della vita, è positivamente associata con l’eccitazione sessuale e l’orgasmo.
- Robbins e colleghi, in una ricerca del 2011, hanno trovato una relazione positiva tra masturbazione femminile e una serie di attività sessuali con il partner. La masturbazione, infatti, sembra essere correlata ad un repertorio sessuale più ampio, un immaginario erotico più sviluppato e una maggiore facilità nel raggiungere l’eccitazione sessuale e l’orgasmo.
Dubbi e domande…
Anonima, 19 anni
Ho scoperto il mondo della masturbazione femminile…
Anonima,
A volte mi tocco e credo che sia una cosa naturale il problema è che poi mi sento in colpa…
Nica,
Perchè la masturbazione crea dei sensi di colpa?…
In questa puntata di “Friends” Monica si lascia andare al piacere…
https://www.youtube.com/watch?v=w2p_s0oYIqY