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Va a finire che sono io ad aver bisogno di uno psicologo…

Buongiorno esperti,sono la mamma di una ragazza di dodici anni che mi ha espressamente richiesto di poter cominciare unpercorso da una psicologa. Lei non parla molto con me, ma quando mi ha fatto questa richiesta sono stata felice e mi sono subita attivata per cercare un professionista adatto. Il problema è che poi ho cominciato […]

Buongiorno esperti,
sono la mamma di una ragazza di dodici anni che mi ha espressamente richiesto di poter cominciare un
percorso da una psicologa. Lei non parla molto con me, ma quando mi ha fatto questa richiesta sono stata felice e mi sono subita attivata per cercare un professionista adatto. Il problema è che poi ho cominciato a
sentirmi triste, ho pensato che forse non le sono stata abbastanza vicina se lei ha sentito l’esigenza di andare a parlare con qualcuno fuori casa…ovviamente porterò lei dalla psicologa, ma non riesco a
togliermi di dosso questa sensazione di aver sbagliato qualcosa come madre. Va a finire che sono io ad aver bisogno di uno psicologo…grazie per il vostro prezioso lavoro.
 
 
Rosa, 47 anni

Cara Rosa,
grazie a te per averci scritto.
Nella mail inviata ci racconti della richiesta, ricevuta da parte di tua figlia, di parlare con uno psicologo e ci scrivi di essere stata felice di attivarti per cercare un professionista a cui farla rivolgere. Ci dici che parla poco e dalla sua richiesta di aiuto risulta evidente che c’è in lei il
bisogno di parlare con un professionista che possa ascoltarla e sostenerla in questo momento.
Il problema che ci rappresenti riguarda invece te e l’esigenza di dare una spiegazione allo stato d’animo che stai provando, dopo un primo momento di felicità, caratterizzato dalla tristezza e/o senso di colpa di aver sbagliato qualcosa.
Questo sentimento è normale perché ogni genitore vorrebbe essere l’indiscusso punto di riferimento per i figli e bastare alla risoluzione di ogni criticità ma come probabilmente avrai già intuito, sostenendo tale scelta, a volte è importante che ci sia una persona esterna alla dinamiche familiari in modo, non solo da gestire la situazione professionalmente, con strumenti di competenza ma anche da prendere quella distanza utile a non venirne risucchiati. E’ altrettanto normale che un’adolescente, come tua figlia, senta il bisogno di autonomia e cerchi delle risposte al di fuori della famiglia, in una situazione in cui si senta libera di esprimersi senza paura di essere giudicata.
Ti suggeriamo comunque di parlarle ed esprimere a lei i tuoi sentimenti ponendoti nei suoi confronti in un atteggiamento d’ascolto. 
Magari riuscirai a comprendere meglio, contestualizzandola, la
sua richiesta.
Questo chiarimento farà bene ad entrambe e sapere che in ogni caso sostieni questa scelta faciliterà il suo percorso psicologico.
Nel caso in cui questa tua sofferenza  dovesse persistere, ti consigliamo di
parlarne con uno psicologo che saprà aiutarti.
Ci auguriamo di esserti stati d’aiuto.
2021-01-21T16:52:41+01:00