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Equinozio di primavera, ecco perché è il 20 marzo

Ecco cos'è un equinozio e perché ogni anno la data può cambiare

stonehenge

Il 20 marzo possiamo salutare l’inverno e dare il benvenuto alla bella stagione. Almeno astronomicamente parlando.
I raggi solari colpiscono perpendicolarmente l’asse di rotazione terrestre, dal Polo Nord al Polo Sud.
Cosa significa?
Vuol dire che è arrivato l’equinozio di primavera.

Perché l’equinozio di primavera è il 20 marzo?

Benché sia conoscenza comune che il primo giorno di primavera sia sempre il 21 marzo, in realtà ogni anno la data può cambiare.
La Terra impiega poco più di 365 giorni per completare una rivoluzione attorno al Sole.
Tuttavia, il calendario gregoriano arrotonda fino a 365 giorni e non tiene conto dell’extra di 0,256 giorni.
Le ore di scarto non le risentiamo sul calendario ma, in astronomia, fanno slittare o anticipare l’avvento di equinozi e solstizi.

L’equinozio di primavera quest’anno cade il 20 marzo, e così sarà per tanti anni a venire.
Il 2044 sarà il 19 marzo, a causa degli anni bisestili, e da allora si alternerà questa data con il 20 marzo. Fino al 2100 non sono previsti equinozi di primavera il 21 marzo.

Che cos’è un equinozio?

L’asse terrestre è sempre inclinato di un angolo di circa 23,5 gradi rispetto all’eclittica, ossia il piano immaginario creato dal percorso della Terra intorno al Sole.
Tuttavia, l’orientamento dell’inclinazione cambia durante l’anno.

equinozio solstizio

In astronomia, l’equinozio è quel momento dell’anno in cui i raggi del Sole colpiscono l’asse di rotazione della Terra perpendicolarmente.

Accade in due momenti: noi dell’emisfero boreale a settembre sperimentiamo l’equinozio di autunno, a marzo quello di primavera. Al contrario avviene nell’emisfero australe.

La parola “equinozio” deriva dal latino æquinoctium, “notte uguale”.
Anche se durante l’equinozio il giorno e la notte non sono esattamente uguali, ci sono giorni in cui il buio e luce sono entrambi molto vicino a 12 ore.

Primavera tra miti e leggende

Gli equinozi e solstizi hanno da sempre un profondo e radicato significato culturale in tutto il mondo, e sono stati osservati e celebrati da tempo immemore.

– Una delle più famose e antiche celebrazioni dell’equinozio di primavera era il sacrificio rituale dei Maya nei pressi della piramide principale di Chichen Itza, in Messico.
Ancora oggi milioni di turisti si radunano per ammirare lo spettacolo del Tempio di Kukulkan. Al tramonto e all’alba degli equinozi, gli angoli della piramide proiettano un’ombra a forma di serpente piumato (Kukulkan) lungo la scalinata nord.

– Nella mitologia greca Persefone era la dea della primavera. Trascorreva gli inverni come Regina degli Inferi, ma ritornava sulla Terra in primavera a presiedere la rinascita.

In Egitto, durante l’equinozio di primavera, la grande sfinge si allinea col sorgere del Sole.

– Il nuovo anno iraniano inizia in contemporanea con l’equinozio di primavera.

– In Giappone, l’equinozio di primavera (Shunbun No Hi) è un giorno molto importante. Le persone festeggiano l’arrivo della stagione riunendosi in famiglia e andando a visitare le tombe dei propri cari.

– Nel sito neolitico di Loughcrew, in Irlanda, le tombe sono allineate con il sorgere del Sole dell’equinozio.

Stonehenge è il fulcro dei misteri legati al solstizio e all’equinozio: le pietre che lo compongono sono infatti allineate in corrispondenza dei punti in cui il Sole sorge in quei particolari giorni, motivo per cui è stato ipotizzato che il sito fosse un antico osservatorio astronomico.

2022-03-21T11:06:41+01:00