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Napoli, carnevale sociale: a sfilare gli alunni del quartiere Sanità

NAPOLI – “Siamo la parte più bella del quartiere e oggi si vede” rivendicano con orgoglio le maestre delle scuole primarie del rione Sanità a Napoli che oggi sono scesi in piazza per la sfilata di carnevale. Sono tantissimi i bambini e i ragazzi che hanno partecipato in maschera alla passeggiata, da piazza Cavour a […]

NAPOLI – “Siamo la parte più bella del quartiere e oggi si vede” rivendicano con orgoglio le maestre delle scuole primarie del rione Sanità a Napoli che oggi sono scesi in piazza per la sfilata di carnevale. Sono tantissimi i bambini e i ragazzi che hanno partecipato in maschera alla passeggiata, da piazza Cavour a piazza San Gennaro, riempendo luoghi che vengono spesso stereotipati dalle ‘stese’, le pistolettate nelle vetrine dei negozi da parte della camorra ma che in queste manifestazioni mostrano il loro vero volto: sporco solo dei colori usati per le maschere.

“È un esercizio educativo importante. Tutti i ragazzi del quartiere frequentano le nostre scuole che oggi, ancora una volta, rispondono presente all’appello di unità non solo per il carnevale, ma tutti i giorni, perché una scuola unita produce questo”, ha detto una professoressa dell’istituto comprensivo Volino-Croce-Arcoleo, presente con molte classi all’evento.

La manifestazione si è rivelata utile anche per lanciare un messaggio per gli alunni del convitto nazionale Vittorio Emanuele II: “Crediamo molto nella costruzione di una coscienza sociale delle nuove generazioni. Il tema scelto quest’anno, la riappropriazione dei luoghi comuni, è particolarmente calzante, i nostri bambini oggi vogliono più spazi comuni, più verde e più spazi a misura di bambino” ha detto la maestra dell’educandato Gabriella Tarallo.

Le scuole non sono state le uniche protagoniste della giornata, presenti all’evento i musicisti della fanfara francese che hanno accompagnato i bambini lungo tutto il tragitto, gli educatori dell’associazione ‘Traparentesi’ che hanno sottolineato l’importanza di vivere io territorio e di far vivere i luoghi ai bambini.

2019-03-04T12:02:51+01:00