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TOY STORY 4, JONAS RIVERA in Italia per presentare il film

La pellicola sarà in sala dal 26 giugno con Disney Pixar

ROMA – Uscirà il prossimo 26 giugno il quarto episodio della saga Toy Story, il primo lungometraggio d’animazione realizzato con la computer grafica, che ha ricevuto la nomination per due Golden Globe e tre premi Oscar. Era il 1995, e da allora molto è cambiato. Jonas Rivera, il produttore e vice presidente di Pixar, dopo Toy Story ha prodotto Up, lungometraggio di animazione che nel 2009 un Oscar lo vinse davvero. Per annunciare l’uscita italiana del quarto capitolo della saga dei giocattoli più famosi al mondo- guidata dal cowboy Woody, ormai vera e propria star- è stato scelto il cinema Orfeo, a Milano, in cui Rivera ha presentato le novità che vedremo al cinema.

Noi puntiamo soprattutto sul personaggio e sulle sue caratteristiche. Per noi le avventure sono funzionali allo svolgimento della trama“, spiega il produttore.

E in effetti Woody è proprio uno di quei tipi che ha sempre saputo quale fosse il suo posto nel mondo, la cui priorità è stata sempre quella di prendersi cura del proprio bambino, che fosse Andy o Bonnie.

Abbiamo dunque valutato che fosse opportuno raccontare la sua storia– precisa Rivera- anche dopo i suoi anni con Andy, questo perché sebbene Woody abbia fatto sempre la cosa giusta abbiamo ritenuto che non si fosse realizzato fino in fondo“.

Infatti quando Forky, il nuovo progetto scolastico di Bonnie, si autodefinisce ‘spazzatura’ e non giocattolo, è Woody a mostrargli gli aspetti positivi della vita. Quando però la bimba (Bonnie, appunto) porta con sé tutta la banda di giocattoli in un viaggio con la sua famiglia, il cowboy fa un’inaspettata deviazione che lo porta a ritrovare un’amica perduta da tempo, Boo Deep. Proprio in merito alla figura della pastorella bionda “siamo stati molto fortunati ad avere in squadra un gruppo di donne dedicato a questo personaggio– ammette Rivera- sia per quanto riguarda l’animazione che per gli aspetti legati allo sviluppo della storia e del personaggio“.

Un ruolo che, come spiega il produttore della Pixar, non si è voluto costruire ricalcando stereotipi, ma creando una figura forte e decisa: “Quando si è trattato di lavorarci il team Boo, così lo abbiamo rinominato, ha chiesto agli uomini di uscire per sviluppare al meglio la Boo che vediamo in questo film“. Un personaggio addirittura bersagliato dagli animalisti per come tratta le sue tre pecore: “Abbiamo sentito anche noi di queste polemiche– ammette Rivera- e le adora, ve lo posso assicurare“.

Il padre di Toy Story infine racconta il suo personale rapporto con i giocattoli:

da papà vi dico che quando devo buttarne qualcuno ai miei figli, perché non lo usano più, vengo assalito dai sensi di colpa, mi sento un traditore“.

Toy Story 4, la sinossi

Woody ha sempre saputo quale fosse il suo posto nel mondo e la sua priorità è sempre stata prendersi cura del suo bambino, che si trattasse di Andy o di Bonnie. Quando Forky, il nuovo progetto scolastico di Bonnie trasformato in un giocattolo, si autodefinisce “spazzatura” e non giocattolo, Woody decide di mostrargli gli aspetti positivi di questa nuova vita. Ma quando Bonnie porta con sé tutta la banda di giocattoli in un viaggio con la sua famiglia, Woody fa un’inaspettata deviazione, che lo porta a ritrovare la sua amica scomparsa da tempo, Bo Peep. Dopo aver trascorso anni per conto proprio, lo spirito avventuroso di Bo e la vita “on the road” hanno rovinato la sua porcellana. Woody e Bo scopriranno che le loro rispettive vite come giocattoli sono ormai agli antipodi, ma presto si renderanno conto che questo è l’ultimo dei loro problemi.   

L’hashtag ufficiale per commentare il film è

#ToyStory4

2019-05-02T15:59:31+02:00