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Foibe. A Roma il dovere del ricordo protagonista all’Istituto Leon Battista Alberti

Marino Michic, direttore dell'Archivio-Museo storico di Fiume a Roma e Segretario Generale delle Società di Studi Fiumani: "attraverso il ricordo c'è anche la possibilità di dialogo".

11 Febbraio 2016

ROMA – Si è tenuta oggi all’Istituto Leon Battista Alberti di Roma la conferenza ‘Foibe ed esodo: il dovere del ricordo’, a cura del dott. Marino Michic, direttore dell’Archivio-Museo storico di Fiume a Roma e Segretario Generale delle Società di Studi Fiumani, presente alla conferenza anche Gianclaudio De Angelini, vicepresidente dell’associazione per la Cultura fiumana istriana e dalmata nel Lazio. Al centro dell’incontro: l’eccidio delle foibe, un capitolo a lungo taciuto della storia italiana. A testimoniare questo silenzio anche l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che nel giorno del ricordo delle vittime della pulizia etnica contro il popolo giuliano-dalmata ha detto: “Non dobbiamo tacere assumendoci la responsabilità di aver negato o teso ad ignorare la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica. Una tragedia rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali”.

Carolina Guardiani, dirigente scolastico dell’Alberti, ha tenuto a sottolineare come i ragazzi di oggi “potrebbero essere i primi ad affrancarsi da quelle ideologie novecentesche che non hanno permesso di guardare in maniera critica alla storia, potrebbero essere i primi ad abbandonare quelle posizioni precostituite per instaurare un vero e proprio dialogo”. Quel dialogo che il dott. Marino Michic mette in risalto perchè “attraverso il ricordo c’è anche la possibilità di dialogo ed è in quest’ottica che stiamo lavorando da tempo con rappresentanti delle istituzioni come il sindaco di Rijeka”. A Roma, nel Municipio dell’Eur, si fermarono circa 10mila esuli costretti ad abbandonare le proprie case in seguito all’annessione alla Jugoslavia dell’Istria e delle Isole del Quarnaro e agli accadimenti correlati, l’atrocità delle foibe e l’epurazione ‘politica’ da parte dell’esercito di Tito: circa 300mila italiani che pagarono un durissimo prezzo in seguito al conflitto tra gli Stati.

Mauro Mortara, docente di storia dell’Istituto ospite, sottolinea poi come “l’importanza di conferenze come questa di stamattina risiede nella formazione di una coscienza storica, i ragazzi non conoscevano nulla di una pagina importante della nostra storia perchè tutta l’attenzione storica è stata rivolta tradizionalmente verso altri temi”. Per i ragazzi presenti poi c’è stata la proiezione del dvd ‘L’Esodo dei giuliano-dalmata e le foibe’. La platea ‘colpita dalla visione’, ha così potuto sentire e vedere dalle proprie orecchie e con i propri occhi le immagini di un massacro che per troppo tempo è rimasto sotto la cenere della storia.

Il video: 

 

 

2017-05-16T12:58:44+02:00