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‘Salva la tua lingua locale’, gli studenti a tutela dei dialetti

A Roma la premiazione della V edizione del premio lettarario nazionale

ROMA – Valorizzare dialetti e lingue locali facendoli uscire dalla loro dimensione domestica attraverso la scuola. E’ questo il senso di ‘Salva la tua lingua locale. Sezione Scuola’, il premio letterario nazionale per le opere in dialetto o in lingua locale, in prosa e poesia, giunto stamattina al suo evento conclusivo con la cerimonia di premiazione delle scuole nella Sala della Protomoteca del Campidoglio a Roma. Promosso da Unione Nazionale Pro Loco d’Italia (Unpli) e Legautonomie Lazio, in collaborazione con il Centro Internazionale Eugenio Montale e, per la Sezione Scuola, con Eip Italia, e con il patrocinio del comune di Roma, la manifestazione e’ giunta alla sua quinta edizione, crescendo in termini di partecipazione e radicamento territoriale, con 100 istituti coinvolti e 500 opere pervenute.Lazio e Molise le regioni che hanno inviato la maggior parte dei contributi.

Un’iniziativa che vuole essere “sempre meno premio e sempre piu’ progetto culturale”, spiega il presidente di Legautonomie Lazio Bruno Manzi, nella convinzione, espressa da Elio Pecora, poeta e presidente della Giuria del premio per la Sezione Scuola, che il dialetto e’ lingua “del cuore, della voce interna, nascosta, iniziale”, quella lingua “che cerca con forza la verita’”.

Dal nord al sud della penisola, gli studenti si sono cimentati nella creazione di poesie e testi in prosa, attraverso un lavoro di ricerca storica guidato dai docenti, alla scoperta di proverbi e tradizioni locali, antiche canzoni e filastrocche, che attingono al repertorio culturale e paesaggistico di paesi, borghi e citta’ italiane. Da ‘La transumanza’ e ‘Le montagne de Tornimparte’ in dialetto tornimpartese (zona aquilana) a ‘I pescature’, in termolese (Campobasso), da ‘La canson da Pu… (Al Pu l’e’ muta n ve’c)’, ‘La canzone del Po (il Po e’ come un vecchio)’ in dialetto casalasco-viadanese (nel mantovano), al ‘Vajont’ e al ‘Monte Piana’ in lingua ladino-auronzana (Belluno), passando da ‘Sa cadira de Domigheddu Arrossi’ in lingua sarda campidanese.

Coro della scuola secondaria di primo grado ‘Dosolo-Pomponesco-Viadana’ San Matteo d/C (Mn)
‘La canson dal Pu’ (‘La canzone del Po’), classi I C, II C e I D; dirige il prof. Marino Cavalca


La Sala della Protomoteca si e’ riempita di idiomi dialettali e lingue locali, recitati o intonati da studenti e docenti, interpreti, nei loro percorsi didattici, della fine di un certo tipo di scuola: “Voi studenti di oggi siete molto fortunati perche’ avete a disposizione insegnanti e strutture culturali che valorizzano le lingue locali e il dialetto- dichiara il giornalista del ‘Corriere della Sera’ Paolo Conti rivolgendosi ai ragazzi-. La scuola che ho frequentato io, nel secondo dopoguerra, reprimeva qualsiasi forma di dialetto in nome dell’unita’ linguistica, commettendo un errore enorme che adesso e’ stato sanato. Voi potete valorizzare il vostro dialetto e la vostra lingua locale. Chi sa chi e’ puo’ offrire qualcosa in piu’ nell’era della globalizzazione”. Un aspetto sottolineato anche dall’assessore alla Persona, Scuola e Comunita’ solidale di Roma Capitale Laura Baldassarre: “Spesso si sostiene che salvare le tradizioni locali possa diventare atteggiamento di chiusura nella propria comunita’ e chiusura al mondo- ragiona Baldassarre-. In realta’ la lingua delle madri, quella locale, e’ quella piu’ profonda, che ci permette di esprimere i sentimenti piu’ intimi e di essere patrimonio del territorio dove siamo nati. La lingua locale ci deve aiutare ad andare per il mondo”.

E la “dimensione affettiva della comunicazione”, che secondo il presidente di Eip Italia Anna Paola Tucci, e’ rappresentata dal dialetto, torna anche nelle composizioni degli studenti. Si chiama ‘Noni super eroi’, ‘Nonni supereroi’ in dialetto bergamasco, la poesia di Alessandro Verzillo dell’i.c. ‘Papa Giovanni XXIII’ di Osio Sotto, dedicata ai nonni capaci di proteggere, far ridere e sognare e, soprattutto, emozionare i piccoli nipoti. Davide Franco dell’i.c. ‘Q.O. Flacco’ di Marconia di Pisticci, in provincia di Matera, invece, mette in versi in dialetto pisticcesse ‘Tinna e Tanna’, la ‘Ninna Nanna che bambino che ha la mamma’.

La quinta edizione del premio rappresenta, secondo il presidente dell’Unpli Antonino La Spina, un momento di “svolta”, proprio perche’ piu’ “legata alla scuola”. Un campo di azione che le Pro Loco italiane si apprestano a strutturare anche grazie al protocollo sottoscritto con il Miur, che permettera’ di valorizzare i dialetti nelle mura scolastiche attraverso l’interazione diretta dei volontari delle varie associazioni territoriali con gli studenti. “Credo che non ci debba essere nessun conflitto tra l’attenzione dedicata alla lingua locale e a quella nazionale- chiarisce il presidente onorario della Giuria del premio Giovanni Solimine-. Il dialetto rafforza il senso di appartenenza, che significa riconoscersi in un sistema di valori. Questo e’ uno dei tanti modi per ridare fiato a questo lavoro e per cercare di valorizzare al massimo il lavoro continuativo delle scuole. Portare fuori dalle mura domestiche i dialetti non e’ facile e la scuola puo’ essere lo strumento attraverso il quale farli uscire”.

Ecco le scuole premiate:

POESIA
Primo premio ex aequo-Regione Basilicata: istituto comprensivo ‘Q.C. Flacco’ di Marconia di Pisticci (Mt);
Primo premio ex aequo-Regione Veneto: scuola secondaria di primo grado di Auronzo di Cadore (Bl);
Secondo premio ex aequo-Regione Abruzzo: scuola secondaria di primo grado ‘Giulio Verne’ e scuola primaria ‘A. Gigante-G. Porto’ di Tornimparte (L’Aquila);
Secondo premio ex aequo-Regione Lazio: liceo ‘Seneca’/istituto di istruzione superiore ‘Albergotti’ di Roma;
Terzo premio ex aequo-Regione Molise: scuola secondaria di primo grado ‘Oddo Bernacchia-Maria Brigida’ di Termoli (Cb);
Terzo premio ex aequo-Regione Lombardia: istituto comprensivo ‘Papa Giovanni XXIII’ di Osio Sotto (Bg);
Premio speciale: Scuola in carcere-Regione Molise: Ipseoa ‘Federico di Svezia’ di Termoli (Cb)-Sede carceraria di Larino (Cb).

MENZIONI D’ONORE PER LA POESIA
Regione Campania: istituto comprensivo ‘Telese Terme’-Solopaca (Bn);
istituto comprensivo ‘Sulmona Leone’ di Pomigliano D’Arco (Na).
Regione Lazio: istituto comprensivo Castro dei Volsci-scuola primaria ‘R. Scurpa’ di Pofi (Fr);
istituto comprensivo ‘E. Galice’-scuola primaria Via Paspacchini di Civitavecchia (Rm).
Regione Molise: istituto omnicomprensivo di Guglionesi (Cb);
istituto comprensivo ‘V. Cuoco’ di Petacciato (Cb);
scuola primaria di Campodipietra (Cb).
Regione Puglia: istituto comprensivo di Stornarella (Fg).
Regione Sicilia: istituto ‘S. Antonio’-scuola secondaria paritaria di Adrano (Ct).

PROSA
Primo premio ex aequo-Regione Lazio: istituto comprensivo ‘Olga Rovere’ di Rignano Flaminio (Rm);
Primo premio ex aequo-Regione Molise: Iiss ‘Bojano’ di Bojano (Cb);
Secondo premio ex aequo-Regione Lombardia: scuola secondaria di primo grado ‘Dosolo-Pomponesco-Viadana’ di San Matteo d/C (Mn); Secondo premio ex aequo-Regione Sardegna: scuola primaria di Fluminimaggiore (Ci);
Terzo premio ex aequo-Regione Lazio: istituto comprensivo di Marcellina (Rm);
Terzo premio ex aequo-Regione Campania: istituto comprensivo ‘Telese Terme’-Scuola secondaria di primo grado-Viale Minieri Sede Centrale Via Pozzocampo Solopaca (Bn);
Premio speciale: prosa multimediale-Regione Puglia: primo circolo didattico ‘G. Falcone’ di Conversano (Ba).

MENZIONI D’ONORE PER LA PROSA
Regione Campania: istituto comprensivo di Capaccio capoluogo ‘Costabile-Carducci’ di Capaccio (Sa).
Regione Lazio: istituto comprensivo ‘Bravetta’ di Roma.

2018-02-02T15:51:40+01:00