hamburger menu

Denver, pene più severe per l’abuso dei database criminali

Roma – Gli agenti di polizia di Denver, sorpresi ad utilizzare informazioni dei database criminali per motivi personali vanno incontro solo a delle punizioni blande, permettendo al potenziale e dannoso abuso di estendersi sempre più. Il problema ha coinvolto il National Crime Information Center, un database usato da centinaia di forze dell’ordine in tutto il […]

giudice tribunaleRoma – Gli agenti di polizia di Denver, sorpresi ad utilizzare informazioni dei database criminali per motivi personali vanno incontro solo a delle punizioni blande, permettendo al potenziale e dannoso abuso di estendersi sempre più. Il problema ha coinvolto il National Crime Information Center, un database usato da centinaia di forze dell’ordine in tutto il paese per prendere i criminali, recuperare proprietà private e identificare sospetti terroristi. Gli utenti possono cercare informazioni riguardo armi o macchine rubate, fuggitivi e reati sessuali. Il Dipartimento di Polizia di Denver, ha avvertito gli utenti del fatto che potrebbero incappare in reati penali per l’uso improprio di questo database e del suo corrispondente in Colorado.

Secondo il controllore Nicholas Mitchell, gli abusi sono ormai diventati frequenti a causa delle pene che non sono in realtà così pesanti da bloccare una futura cattiva condotta. Mitchell, ha affermato che 25 ufficiali sono stati puniti per l’uso inappropriato del database dal 2006. Il problema è che molti di loro hanno ricevuto semplicemente un rimprovero. Nessuno dei 25 ufficiali è stato accusato di qualche crimine. I ‘Casi di Denver’ includono un ufficiale che ha cercato nel database il numero di una dipendente di un ospedale con la quale aveva chattato durante un’investigazione su un abuso sessuale. Un altro ufficiale si è servito del database per cercare la targa di un uomo per fare un favore ad un amico, il quale si è successivamente recato a casa di questa persona per aggredirlo. “Non è ancora chiaro quale sia la portata di questo problema, ma c’è assolutamente bisogno di punizioni più severe,” ha detto Mitchell.

Fonte www.washingtonpost.com

2018-06-05T15:38:04+02:00