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Fratelli

Belotti Andrea I.S.S.S. “Riva” Sarnico (BG)

 

Mi è stato chiesto di parlare della lettera di Andrea Paris, fratello di Mauro.

Da come Andrea l’ ha descritto, Mauro deve essere stato un fratello fantastico , una persona meravigliosa.

Sono sicuro che da lassù lo guarda con un sorriso e con la mano sulla spalla gli dà la forza nonostante le ingiustizie e le difficoltà che la società e la vita ogni giorno ci propongono .

Alcune vicende che ha raccontato Andrea mi hanno fatto pensare e piangere. Piacerebbe infatti anche a me essere il “supereroe” di mia sorella.

Mi ha fatto pensare all’ infinità di sorrisi che Mauro faceva anche prima di morire; pur soffrendo e sapendo che sarebbe morto, tutti quei sorrisi erano volti allo scopo di dare forza e coraggio ad Andrea che avrebbe avuto ancora una vita davanti.

Mauro era una persona che aveva coraggio e voglia di vivere, pensava di essere fortunato per essere rimasto in vita, mentre chi condivideva la stanza con lui in terapia intensiva non ce l’ aveva fatta.

A me piacerebbe parecchio che mia sorella parlasse così di me , dicesse che io sono il suo fratellone, il suo “supereroe” , mi piacerebbe darle la forza per andare avanti e insegnarle a fare qualcosa, come andare in moto, ecc……..

Lei è la mia sorellina e non vorrei mai che le capitasse qualcosa di brutto, sennò ci rimarrei male.

Mauro avrebbe dovuto vivere più a lungo. Riflettendo sulla sua storia, mi pongo delle domande:

-Con tutte le persone cattive che ci sono, perché lui (DIO) prende i ragazzi buoni, che dovrebbero vivere ancora per molto?

Secondo me, c’è una spiegazione: se andassi in un campo di fiori, raccoglieresti quelli più belli e colorati o quelli appassiti e marci? Tutti sceglierebbero quelli belli.

Mi sarebbe piaciuto conoscere Mauro, perché dalle foto e dai racconti sembra un ragazzo simpatico ed un amico sempre pronto a darti una mano ed a sostenerti, con un sorriso sulla bocca.

Quando Andrea leggeva con le lacrime e la voce tremante la sua lettera, mi ha trasmesso tristezza ed angoscia, perché ha perso una persona a lui cara.

Mi distacco un attimo dalla lettera: i cugini di Mauro che correvano fino al cimitero, dove ora purtroppo è sepolto, lo facevano con un sorriso che scaldava il cuore, correvano verso la persona che ha sempre donato qualcosa a tutti, dagli insegnamenti ai sorrisi. Per me Mauro era una grande persona e anche se non l’ ho conosciuto mi dà l’ idea di un amico che ti sapeva tirare su, serio quando doveva esserlo ma allo stesso tempo non esauriva mai il sorriso. Avrei voluto veramente conoscerlo.

Belotti Andrea 2 C Alberghiero I.S.S.S. “Riva” Sarnico (BG)

2016-05-10T10:58:06+02:00