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La favola da leggenda del Leicester di Ranieri

Cosimo Savelli Liceo Classico “Galileo” di Firenze

 

Questa, cari lettori, è una storia da raccontare ai propri nipoti. Il calcio è sempre più menzionato come uno sport pieno di soldi, finto, corrotto e che genera violenza. Eppure, lo si continua a guardare inconsciamente, perché se una persona conosce bene il calcio sa che la partita finisce quando fischia l’arbitro: può quindi succedere di tutto fino all’ultimo secondo… E quest’anno è uno di quelli in cui è successo qualcosa di pazzesco: il Leicester Football Team, guidato da Claudio Ranieri, ha vinto per la prima volta nella sua storia la Premier League. Questa squadra, che nella stagione 2009-10 giocava in terza categoria inglese, ha beffato in modo sensazionale le solite blasonate squadre inglesi con una rosa di volti sconosciuti portati alla gloria da un tecnico apparentemente finito, che riuscì a consegnare l’anno scorso la prima vittoria alle Isole Faer Oer ai danni della sua Grecia e che quest’anno ha vinto il massimo campionato inglese con le Foxes, il soprannome della squadra inglese, che l’anno scorso sono arrivate quattordicesime in questa stessa competizione, rischiando di retrocedere per l’ennesima volta nella loro storia. Ciò che ha fatto più notizia è, mio malgrado, il denaro. La pecunia imperante che al Leicester mancava, in confronto agli ottanta milioni di sterline del Manchester United (al momento solo quinto). Una vittoria di misura come questa è un barlume di speranza per il calcio, che, dato per morto, ha dato una scossa di vita enorme, facendo appassionare tantissime persone alla vicenda delle Volpi di Leicester. I grandi nomi del calcio non hanno capito che la motivazione non la si può comprare; molti calciatori giocano per i soldi, perdendo l’appetito per la vittoria e, coloro che acquistano a cifre esorbitanti i loro cartellini, sono sicuri di vincere solo grazie a dei nomi famosi sulle maglie. L’impegno e la dedizione alla vittoria del Leicester hanno dimostrato pienamente le mie affermazioni: e quei giocatori fino a un anno fa definiti abitualmente “scarsi” si sono portati a casa il titolo nazionale con ben cinque turni di anticipo. Non sono sicuro che l’anno prossimo possa ripetersi un’impresa ancor più epica di questa, ma sono certo del fatto che ora molti ragazzi, oltre ad indossare le maglie dei soliti Messi, Ronaldo & Rooney, avranno anche quelle di Vardy e Mahrez.

Cosimo Savelli
Classe 3E – Liceo Classico “Galileo” di Firenze

2016-05-10T16:36:12+02:00