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Il porno virus che infetta gli smartphone. L’allarme degli esperti

Siti hot usati come cavalli di Troia per bloccare i dispositivi

porno malware 2ROMA – Con la pornografia Internet si mantiene e sopravvive ma sono proprio i siti hot quelli che nascondono, per gli internauti,  insidie di tutti i tipi. Regolati da abbonamenti più o meno ‘evidenti’, i siti hot sono i preferiti per immettere in rete virus e malware di ogni sorta. Sfruttano la paura e la vergogna dei ‘navigatori’, il loro essere restii a segnalare truffe e raggiri e, come già successo, spesso, dietro l’angolo c’è la richiesta di un riscatto per rientrare in possesso del proprio Pc. Oggi, però, ad essere ‘minacciati’ dal porno sono gli smartphone, nuova frontiera per chi vuol navigare in assoluta privacy o scaricare app in gran segreto. Ma attenzione. Dietro le ammiccanti foto e i provocanti video dei siti bollenti, in questi giorni, si nasconde un potente malware dalle potenzialità sconosciute e contro il quale non esiste ancora rimedio.

L’unica cosa certa è che attacca i dispositivi Android e blocca lo schermo, rendendoli praticamente inutilizzabili. Secondo alcuni esperti il virus potrebbe arrivare anche sui super protetti telefonini iOS. Nessun riscatto è richiesto, come già accaduto per i Pc, ma il danno è forte. Per rientrare in possesso del proprio cellulare l’unica possibilità è portarlo in assistenza. Conseguenza? Figuraccia assicurata e portafoglio più leggero.

L’allarme si deve ad un esperto della Dell, Alex Dubrovsky, che nel corso di una intervista a Metro ha dichiarato “abbiamo trovato più di 100 applicazioni che contengono questo malware. Sospettiamo che gli autori si stiano preparando per un assalto letale dalle dimensioni molto più vaste. Il malware non ruba né dati né denaro, poiché è nelle sue fasi iniziali”. Quindi, in parole povere, il virus non ha ancora raggiunto il massimo del suo potere malevolo. Al momento non si può far altro che seguire le solite buone norme: scaricare solo da ‘store’ affidabili, evitare app e siti porno, e aspettare che gli esperti trovino gli antidoti necessari.

2016-05-15T12:33:17+02:00