Guardo avanti,
non essendo mai sicuro per nessuna scelta
mia
ma desiderando un futuro migliore.
Sperando la primavera
ma non godendo di questa infanzia
che presto volerà via
come un bruco ormai farfalla,
non sapendo vivere la mia presente
vita.
Una luce gelida appare.
Ansimando
stando in piedi
fermo.
Ora, sdraiandomi sul freddo prato
penso
mentre grossi occhi chiusi
mi fermano impietrito
rotolandomi su quelle piccole dita
scure e fini,
penso alla vita e a quell’ultima luce
alla fine del tunnel.
Un futuro insicuro.
Edoardo Merlini
Classe 1E – Scuola Secondaria di primo grado “Puccini” di Firenze