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Bastian Baker in Italia con il suo ultimo album omonimo

Il quarto lavoro di studio del cantante svizzero

11 Novembre 2018
bastian baker

ROMA – Il cantautore svizzero Bastian Baker presenta anche al pubblico italiano il suo ultimo album omonimo. Si tratta del suo quarto lavoro in studio ma è come se fosse il suo primo: “Bastian Baker” infatti rappresenta una sorta di rinascita, l’inizio dell’avventura più incredibile della sua vita. Ed è per questo che ha deciso di dargli il suo nome.

Dall’hockey alla musica

Con una carriera da professionista nell’hockey sul ghiaccio ormai già scritta, Baker decide di seguire comunque la sua passione: la musica. Ed è così che inizia a scalare le classifiche musicali svizzere, diventando anche disco di platino e partecipando come “coach” a “The Voice” in Belgio.

Visto il successo ottenuto in patria, Baker decide di trasferirsi a Nashville, tempio della musica, dove la prima persona che incontra è Caleb Followill dei Kings of Leon. Nella sua città d’adozione, infatti, inizia a collaborare con diversi cantautori e produttori, come per esempio Jacquire King (Kings of Leon, Tom Waits, Modest Mouse, Of Monsters and Men, Norah Jones, etc) e a scrivere più di 60 canzoni in un anno.

Il suo è un unico mix di gioioso indie rock, pop contagioso e folk spensierato.

  • “Stage Fright”, la prima traccia scritta per quest’album, oscilla tra testi impegnati e un ritornello orecchiabile tutto da canticchiare, ed è stata scritta in collaborazione con i suoi connazionali Caroline Marquard e Zoe Mirkovich, anch’essi di base a Nashville.
  • “Love on Fire” è una perla musicale, di quelle che viene voglia di cantare quando è notte e si sta ritornando a casa da soli, in macchina.
  • La ballad “You Should Call Home” nasce da una conversazione avuta con il collega Josh Bruce Williams.
  • L’intensa “Stay” – che con i suoi loop di batteria e i suoi synth vivaci richiama i ritornelli taglienti come rasoi dei Passion Pit o degli MGMT  – e “All Around Us” – un invito a cercare la bellezza che è nascosta anche nei giorni più bui che ognuno di noi può vivere – sono entrambe state scritte e prodotte insieme a Vlad Holiday.

L’ottimismo è una delle caratteristiche principali della personalità di Baker e, di conseguenza, della sua musica.

“Tendiamo a focalizzarci sempre sulle notizie negative, ma ci sono tantissime cose stupende che accadono lì fuori ogni giorno” dice Baker. “Voglio aiutare le persone a ricordare quanto l’essere umano possa essere incredibile e quanto amore e magia ci sia nel mondo. È tutto intorno a noi, ma dovete cercarlo”.

Può sembrare che il percorso di Bastian Baker sia stato veloce e facile, ma non è così: il cantautore ha lavorato a questo successo per tutta la sua vita, passando per alti e bassi, senza mai perdere di vista il suo obiettivo e non perdendosi mai d’animo.

Baker è ora impegnato ad aprire i concerti di Shania Twain in tutto il suo tour mondiale iniziato a maggio di quest’anno e che terminerà in Nuova Zelanda a Dicembre: il cantautore porta la sua musica ogni sera sul palco, proponendo – oltre ai nuovi brani – anche quelli dei suoi lavori precedenti e cantando “Party for Two” in duetto con Shania. “Sono abituato alla pressione”, dice Baker. “Ma i momenti precedenti al primissimo concerto con lei è stato qualcosa di nuovissimo per me. Tutti si chiedevano: chi è quel tipo? Pensavano che avrei fatto un disastro e sarei caduto sul palco. Ma per fortuna è andata molto bene e sono stati tutti contenti”.


2018-11-10T13:46:34+01:00