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I misteri dell’Area 51: alieni, UFO e le verità nascoste

"I suoi misteri non sono svelati ai deboli occhi umani ancor non chiusi…”

Palcoscenico delle più grandi cospirazioni legate ad alieni e UFO, l’Area 51 è tornata sotto i riflettori dopo l’evento goliardico organizzato su Facebook con lo scopo di assaltarla il prossimo 20 settembre.

Sito dell’aeronautica statunitense nel Nevada, la base militare è da decenni considerata uno dei luoghi più misteriosi del pianeta. A contribuire alla sua fama anche lo stesso governo statunitense: la CIA ha ammesso la sua esistenza solo nel 2013.

Cosa avviene dentro l’Area 51? Perché è legata agli UFO?

Proprio per la sua estrema segretezza, la base di oltre 26.000 chilometri quadrati ha affascinato per lungo tempo gli appassionati di UFO, che credono sia il luogo dove è stata trasportata l’ipotetica astronave aliena atterrata a Roswell, New Mexico, nel 1947.

I fatti

La base è stata fondata ufficialmente nel 1954 come struttura top secret in cui la Lockheed Aircraft Corporation avrebbe potuto sviluppare aerei spia per la CIA (Central Intelligence Agency).
L’Area 51 è ancora la patria di alcuni dei progetti più avveniristici che l’uomo sia mai stato in grado di fare.
Il bombardiere stealth è stato testato qui, insieme con altri aeromobili non convenzionali.

Tuttavia, il primo uso conosciuto della zona era la costruzione nel 1941 di un aeroporto ausiliario per la West Coast Air Corps Training Center a Las Vegas Air Field.
Conosciuto come Indian Springs Airfield Auxiliary No. 1, era costituito da due piste.
Sotto il presidente Dwight Eisenhower l’impianto è stato messo nelle mani della CIA per il Project Aquatone, progetto per lo sviluppo del velivolo da ricognizione Lockheed U-2 nell’aprile 1955.

Il nome ‘Area 51’ deriva dalla sua vicinanza al sito di test nucleari Nevada Test Site (NTS).
Il NTS è mappato come una griglia di quadrati che sono numerati da 1 a 30 (con qualche omissione). L’Area 51 non fa parte di questa griglia, ma confina con l’Area 15.
La teoria più popolare è che il sito abbia ottenuto il nome Area 51 trasponendo l’1 e il 5 del suo vicino.
Oggi, il nome ufficiale di Area 51 è Air Force Flight Test Center, Detachment 3, o AFFTC Det. 3 in breve.

L’Area 51 è chiamata anche Groom Lake (il nome del lago asciutto intorno alla cui sponda è stata sorge la base), Paradise Ranch, Watertown (il nome ufficiale del sito di prova nel 1956), e Dreamland (Terra di sogno), come l’omonima poesia di Edgar Allan Poe che recita: “Ma il viandante che l’attraversa. Non osa, non può guardarla davvero; I suoi misteri non sono svelati ai deboli occhi umani ancor non chiusi…”

Per anni, il governo statunitense ha negato l’esistenza dell’Area 51 fino a quando le immagini sovietiche confermarono quello che molti sapevano già da tempo.
La base esisteva.

Fu l’ex presidente USA Barak Obama nel 2013 a parlarne pubblicamente per la prima volta chiamandola Area 51.

UFO, alieni e Roswell

Le teorie cospiratorie sull’Area 51 iniziarono a prendere piede dopo l’incidente di Roswell, quando fu diffusa la notizia di un oggetto volante non identificato precipitato vicino ad un ranch nei pressi dell’omonima città del Nuovo Messico.
Erano i primi giorni del luglio del 1947 (la data esatta non è nota, ma è stato ipotizzato il 2 o il 3 luglio) quando qualcosa cadde dal cielo, lasciando detriti sparsi nel campo.
Furono immediatamente avvisati i militari della vicina base Roswell Army Air Field (RAAF), che si recarono sul posto per raccogliere ed esaminare il materiale.

Il cosiddetto “incidente di Roswell” sarebbe finito così, senza mai creare l’alone di mistero che dura da oltre 70 anni, se non fosse stato per quelle poche, ma incisive, parole rilasciate in un comunicato stampa l’8 luglio 1947 proprio dal RAAF: “un oggetto che sembrerebbe essere un disco volante è stato ritrovato nei pressi di Roswell”.

La smentita dell’aeronautica arrivò di lì a poco.
24 ore dopo il comunicato della RAAF, il comandante generale della Eighth Air Force, Roger M. Ramey dichiarò che, di fatto, un pallone meteorologico era stato recuperato dal personale RAAF, non un “disco volante”.

In molti hanno sostenuto che i resti di corpi “alieni” e i resti dell’UFO furono in realtà trasportati segretamente nell’Area 51, dove iniziarono gli esperimenti su tecnologie extraterrestri.
Gli ufologi sostengono che nel cosiddetto Hangar 18 venga custodita una astronave aliena e anche un extraterrestre.

Poiché lo spazio aereo intorno all’Area 51 è utilizzato per i voli di prova e missioni di addestramento, a volte diversi aeromobili sono stati scambiati per UFO.

Nel 1987, un uomo di nome Robert Lazar ha scioccato il mondo quando andò in televisione affermando di avere fatto parte di un’operazione top secret che ha lavorato su tecnologia aliena.
Dichiarò che il governo americano era in possesso di almeno nove astronavi aliene in una base chiamata S4, a sud dell’Area 51.
Lazar affermò di essere stato assunto per aiutare il “reverse engineering” della tecnologia nella nave aliena per l’impiego in veicoli militari americani e la produzione di energia.
Fu scoperta una nuova sostanza definita “Elemento 115” che alimentava l’astronave aliena.

Bob Lazar si è espresso recentemente anche sull’assalto all’Area 51, ritenendolo una pessima idea.
Ha ribadito su Instagram, inoltre, che nel sito “non ci sono alieni o tecnologia aliena. L’unico posto in cui ci fosse mai stata una tecnologia aliena era nel sito S4, a sud dell’Area 51. E ‘stato 30 anni fa. Il sito S4 potrebbe essere stato trasferito decenni fa o è possibile che non sia più utilizzato per il progetto”.

Più recentemente, ha fatto scalpore la confessione di Boyd Bushman, scienziato che lavorò per anni nell’Area 51.
Poco prima di morire registrò una video testimonianza in cui ha svelato la sua verità sui progetti top secret del governo statunitense, la sua alta conoscenza del programma UFO  quello che accadeva realmente dietro le porte dell’Area 51, con tanto di testimonianze fotografiche.
(Clicca qui per il video)

2019-07-17T11:26:54+02:00