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VIDEO| Il concerto di Achille Lauro a Roma in due minuti

Il rapper nella Capitale per le due tappe romane del "Rolls Royce Tour"

5 Ottobre 2019

ROMA – Aveva promesso uno show imponente, suonato con una band dal vivo e senza limiti. Con queste premesse Achille Lauro sta portando in giro per l’Italia il suo “Rolls Royce Tour”. Ieri – bis oggi – ha fatto tappa a Roma. In un Atlantico sold out, il rapper ha cantato i suoi più grandi successi e le hit dall’ultimo album, “1969”. Ad accompagnarlo il fedelissimo Boss Doms, alcuni amici e una sorpresa. Sul palco, infatti, si sono alternati con lui Anna Tatangelo, Rocco Hunt, Clementino, Simon P, OG Eastbull e Gemitaiz. Quest’ultimo non era tra gli ospiti annunciati della serata.

Come un moderno David Bowie, con le dovute differenze, Achille Lauro stupisce il suo pubblico. Si veste strano, proprio come canta in “Cadillac” e si presenta come quel “ragazzo di periferia” che è sempre stato e molto poco come star. Si tuffa in mezzo al pubblico, parla con loro e gli chiede di festeggiare senza cellulari (questa una delle regole della serata).

Per il resto è un viaggio tra le epoche, con  le atmosfere degli Anni 70 a prevalere. Dall’apertura con dj set ispirato ai brani più vicini al rock di quel periodo ai look della band e dello stesso Achille Lauro. Lo show del rapper, così, è lo show del cambiamento. Quel cambiamento che proprio nel 1969 si è diffuso in tutto il mondo. Più di tutto, però, è il live che dimostra la libertà conquistata da Achille Lauro. Il romano è l’artista più libero in questo momento.

Canta (bene, al contrario di quanti lo criticano) quello che più gli piace e si esibisce nella maniera più adatta a esprimere tutta la sua verve. Senza paura di essere etichettato come “strano”, senza remore di sconvolgere qualcuno. Sul palco, infatti, non manca mai il “bacio” con Boss Doms. Vedendo Achille Lauro live si ha la consapevolezza di vivere un’esperienza a 360 gradi. Il rapper – come vero entertainer – regala “tutta la sua vita”, come ha detto lui stesso, al pubblico. Perciò, lo show è sì imponente: non c’entrano la scenografia (scarsa), gli intermezzi, gli effetti pirotecnici. È Achille Lauro a ipnotizzare. Il pubblico lo segue in ogni sua singola mossa, canta con lui a memoria tutti i pezzi e Lauro – stupito – non può che gettare il microfono a fine concerto per lasciare spazio ai suoi fan che lo accompagnano in “C’est la vie”.

“1990”, l’anteprima del nuovo pezzo

Nel viaggio tra le epoche, poi, Achille Lauro ha presentato quella che si aprirà a breve – “tra un po’ di mesi” ha detto – “1990”. Lauro ha annunciato, qualche giorno fa, un nuovo disco che prende il titolo proprio dall’anno in cui è nato. Un lavoro ispirato alle sonorità di quegli anni e all’immaginario delle boyband. Verso la fine della serata, la presentazione in anteprima del pezzo che probabilmente farà da apripista. Eccolo per intero.

2019-10-05T11:55:07+02:00