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Coronavirus, cinema e teatri non chiudono ma devono rispettare restrizioni

Ecco una piccola parte del decreto, che riguarda lo spettacolo

ROMA – Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del Coronavirus (Covid-19) sull’intero territorio nazionale, la presidenza del Consiglio dei ministri ha firmato un nuovo decreto che introduce nuove norme di prevenzione e contrasto, ivi inclusa la sospensione dell’attività didattica nelle scuole e negli atenei fino al 15 marzo.  Ma non c’è solo questo. Il decreto, in vigore dal 5 marzo fino al 3 aprile, contiene altre indicazioni valide su tutto il territorio nazionale, come quelle su cinema e teatri. Ad esclusione di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna che hanno l’obbligo di chiusura almeno fino all’8 marzo, alle altre Regioni è richiesto di sospendere solo quegli eventi che richiedono un affollamento di persone e che quindi non permettono di mantenere una distanza di sicurezza tra gli spettatori. 

Ecco una piccola parte del nuovo decreto, che riguarda lo spettacolo:

b) sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d)“.

2020-03-05T11:19:00+01:00