Ciao esperti mi chiamo Martina ho 14 anni vi scrivo perché da qualche mese non riesco più a mangiare per paura di ingrassare. Non ho mai vomitato quindi non credo si possa parlare di anoressia, ma mangio molto poco. Ho perso 4 chili e questo mi fa sentire molto soddisfatta di me. Il
problema è che i miei genitori insistono perché io mangi e che se non ricomincio mi porteranno da uno psicologo. volevo sapere voi cosa ne pensate, io sono alta 163 cm e ora peso 56 chili, ma ho le cosce grandi e non riesco a guardarmi allo specchio per quanto le vedo brutte. Le mie amiche sono tutte magre e con le gambe secche e io mi sento così diversa e così inutile. Grazie!
Martina, 14 anni
Cara Martina,
stai attraversando una fase di crescita dove i cambiamenti corporei repentini e fuori dal nostro controllo diventano il fulcro delle nostre preoccupazioni. L’immagine corporea sembra essere sempre più importante e si scontra con le aspettative, le etichette e i canoni sociali. Se c’è qualcosa che non va ci si sente non adeguati, non accettati.
Il cibo diventa così uno strumento di controllo e anche di soddisfazione. A volte senza accorgercene alziamo sempre più il tiro pensando di poter gestire tutto ma il confine con il disturbo alimentare è sottile. Non conosciamo nulla di te, quindi è difficile se non impossibile poter fare delle diagnosi in una consulenza online, ma ci sembra centrale il tuo bisogno di guardarti allo specchio senza essere sopraffatta dall’angoscia. Per questo è importante che tu possa trovare delle strategie adeguate e funzionali. Potresti quindi confrontarti con un nutrizionista che, in base alle tue esigenze e alla funzionalità del tuo organismo, potrà creare un piano alimentare variegato che ti permetta di stare bene. L’alimentazione non è la nostra nemica, si può restare in forma pur mantenendo il piacere del cibo. Anche l’attività fisica è uno strumento importante. Certo in questa pandemia, sembra tutto più difficile ma i social hanno fornito diversi programmi e lezioni che possono essere svolti anche a casa. Oppure potresti correre, camminare o andare in bici. Questo approccio ti permetterà anche di avere i tuoi genitori al tuo fianco, leggeranno il tuo bisogno non come un atteggiamento sbagliato ma come un impegno a prendersi cura di te.
Infine potresti anche confrontarti con uno psicologo per affrontare le tue paure e le tue aspettative. Puoi anche informarti se nella tua scuola c’è uno sportello di ascolto.
Siamo certi che riuscirai a liberarti delle tue paure e riacquisterai un piacevole rapporto con il cibo.
Un caro saluto!