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Matrix Resurrections arriva in digitale: ecco i primi 10 minuti del film

Keanu Reeves torna nei panni di Neo nel quarto film della saga

Abbiamo iniziato il 2022 al cinema con Matrix Resurrections, ora il film diretto da Lana Wachowski (senza la sorella Lily) arriva oggi su tutte le piattaforme digitali in home premiere digitale con Warner Bros. Entertaiment. Per l’occasione, WB ha rilasciato il primi 10 minuti del quarto capitolo della saga con  Keanu Reeves (Neo) e Carrie-Ann Moss (Trinity). 

MATRIX RESURRECTIONS, I PRIMI 10 MINUTI DEL FILM

Siamo davvero liberi di compiere le nostre scelte? Oppure le nostre scelte sono vincolate da quello che la società ci impone? E ancora, le nostre scelte sono vere o sono solo un’illusione? Questi i grandi interrogativi che accompagnano le due ore e trenta minuti di film. Domande a cui risponde Neo, che torna ad essere interpretato da Keanu Reeves, sullo schermo in grandissima forma. Che emozione poterlo rivedere, poter rivedere un eroe normale, un eroe di tutti i giorni. Un eroe che non ha superpoteri, o meglio, il suo unico potere – al giorno d’oggi solo pochi lo possiedono – è il libero arbitrio. Ma andiamo per gradi.

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Cosa racconta ‘Matrix Resurrections’? Il quarto capitolo racconta un mondo in cui esistono due realtà: la vita quotidiana e ciò che si cela dietro ad essa. Thomas Anderson/Neo (Reeves) è il più grande e celebre game designer del mondo, che ha trovato il successo grazie al suo gioco ‘Matrix’. Il suo socio in affari è Smith, interpretato da Jonathan Groff (che prende il testimone da Hugo Weaving): un tipo aziendale scaltro e sicuro di se con un fascino spensierato, un sorriso disarmante e un occhio ai profitti, tutto ciò che il Signor Anderson non è.

Thomas spende le sue pause lavorative in una caffetteria. Un giorno i suoi occhi si incrociano con quelli di Tiffany/Trinity, interpretata da Carrie-Ann Moss, moglie, madre e con la passione viscerale per le moto. I due, che apparentemente credono di non conoscersi, sentono che c’è qualcosa che non torna nella loro quotidianità, sentono di vivere una vita che non è la loro, percepiscono di interpretare ruoli e non personaggi reali. Si sentono intrappolati in una esistenza priva di significato, una sorta di prigione senza sbarre. Se nell’oggi, molto spesso, si rinuncia a combattere accettando l’illusione, i protagonisti sono ancora mossi dalla voglia di lottare per sradicare ‘sistemi malati’.

2022-02-11T14:26:46+01:00