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Il cervello adolescente e la ricerca del piacere

Le neuroscienze ci forniscono studi importantissimi sulla mente degli adolescenti e sulla loro continua ricerca della gratificazione. I ragazzi non sono inconsapevoli dei rischi insiti in alcuni loro comportamenti potenzialmente pericolosi, ma nonostante questo tendono a prendere in considerazione solo gli aspetti positivi: la condivisione di un’esperienza, il divertimento, l’eccitazione della trasgressione. Questa tendenza adolescenziale […]

Le neuroscienze ci forniscono studi importantissimi sulla mente degli adolescenti e sulla loro continua ricerca della gratificazione. I ragazzi non sono inconsapevoli dei rischi insiti in alcuni loro comportamenti potenzialmente pericolosi, ma nonostante questo tendono a prendere in considerazione solo gli aspetti positivi: la condivisione di un’esperienza, il divertimento, l’eccitazione della trasgressione.

Questa tendenza adolescenziale deriva dai mutamenti nella struttura e nel funzionamento del cervello che si verificano in questa fase di vita. È in questo periodo evolutivo che si osserva un’intensificazione dell’attività di circuiti cerebrali che utilizzano la dopamina, neurotrasmettitore responsabile di questa ricerca di gratificazione continua. La ricerca dimostra che il livello base di dopamina negli adolescenti è molto basso, mentre il suo rilascio in situazioni piacevoli è maggiore, il che spiega il motivo per il quale i ragazzi dicono di sentirsi spesso annoiati, tranne quando svolgono attività stimolanti e nuove.

La spinta a cercare la gratificazione si manifesta soprattutto con impulsività, maggiore predisposizione allo sviluppo di dipendenze e un pensiero letterale che è un processo cognitivo che spinge ad analizzare i singoli dati di una situazione perdendo il contesto generale. La tendenza a considerare solo gli aspetti positivi delle situazioni diventa molto più esagerata quando gli adolescenti stanno insieme ai coetanei o sanno che i loro amici osservano le loro azioni. Il contesto sociale ed emotivo, quindi, influenzano la modalità di elaborazione delle informazioni da parte del cervello a qualunque età, ma maggiormente durante l’adolescenza. 

Gli adulti che sono “travolti” da tutta questa energia e voglia di scoperta degli adolescenti hanno un compito importante, che non è di certo quello di frenare e arrestare il tutto, ma aiutare ad incanalare e sfruttare le risorse. Quindi non ci si trova di fronte ad un conflitto tra generazioni, ma ad un incontro che favorisce la comunicazione, il dialogo e la vicinanza. Sono fondamentali i rinforzi e le esperienze positive per favorire una strutturazione personalità sana ed equilibrata.

Lo sapevi che:

  • Ibiza, Istituto Policlinico: giovani provenienti da tutto il mondo (e anche dall’Italia) ricoverati con arti fratturati – quando va bene – dopo aver fatto balconing dalla camera dell’albergo: un tuffo nella piscina, dal terrazzo del 3°, 4°, 5° piano dell’edificio. 
  • La corteccia pre-frontale – la regione che controlla la memoria di lavoro, l’inibizione e la gestione degli impulsi – è ancora in fase di sviluppo. Il sistema limbico, invece, è già maturo ed è sensibile alla ricompensa ottenuta dal rischio. Non è possibile ottenere sinapsi perfette di punto in bianco, ci vuole del tempo prima che le connessioni funzionino in modo scorrevole. Solo con l’età adulta i due sistemi deputati alla ragione e al sentimento si allineano e comunicano tra loro.
  • I dati ministeriali segnalano una percentuale molto elevata, tra gli adolescenti, di consumatori abituali di alcol (60 %) e con modalità binge drinking (25 %); seguono: cannabis (25 %), cocaina (2,7 %), ecstasy (2,6 %) ed eroina (1,4 %). 

Dubbi e domande:

Silene, 22 anni
Il mio ragazzo sembra che abbia sempre voglia. È normale?…
Eliseo, 30 anni
Ho iniziato a giocare alle macchinette nel bar, per noia…
Carmine, 28 anni
Faccio uso di cannabis praticamente da quando avevo 13-14 anni…


Nel film “The Beach” i protagonisti sono alla ricerca di avventura ed emozioni forti…

2022-04-06T17:32:43+02:00