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Educatore nei servizi dell’infanzia: cosa fa, formazione e sbocchi lavorativi

L’educatore nei servizi dell’infanzia è una figura professionale indispensabile per tutti quei contesti in cui si richiede supporto e sostegno per i bambini nella fascia d’età 0-6. Ecco quali sono le opportunità lavorative e quali sono gli studi richiesti per accedere alla professione

7 Febbraio 2023

Una società sana è sicuramente quella che si prende cura dell’infanzia. La fascia d’età 0-6 è infatti una delle più complesse per la crescita di una persona. In questa fase si stabiliscono tratti fondamentali del carattere e si inizia a generare una certa individualità. L’educatore nei servizi dell’infanzia è un professionista che ha competenze in pedagogia, sociologia, psicologia: il suo compito è quello di lavorare in contesti come nidi, asili, servizi sociali per fornire la maggiore assistenza qualificata possibile ai bambini e alle famiglie. Per svolgere questa professione è necessaria una formazione universitaria di base, tanta esperienza, e soprattutto molta empatia e predisposizione. Vediamo allora quali sono gli studi richiesti.

Come diventare educatore nei servizi dell’infanzia

Il punto di partenza, al di là del percorso liceale (è ovviamente consigliato scegliere il liceo delle scienze umane), è sicuramente una buona formazione universitaria. I corsi di laurea più moderni possono fornire un approccio flessibile e multidisciplinare. Un buon tirocinio, invece, garantisce quel minimo di esperienza necessaria per iniziare a lavorare.  I corsi di laurea per diventare educatore nei servizi dell’infanzia includono infatti esami in pedagogia, psicologia, filosofia, linguistica e diritto. Lo scopo è quello di formare professionisti colti, capaci di interpretare ogni situazione e avere un background molto ricco di nozioni e concetti. Naturalmente è consigliabile conseguire una laurea triennale e magistrale in materie affini. Anche l’esperienza di lavoro e le soft skills che ne potrebbero derivare sono fondamentali. La scelta di atenei con tale offerta formativa è vasta: sia università pubbliche che private hanno attivato corsi simili. Per chi già lavora o non risiede in capoluoghi di regione c’è anche la possibilità di iscriversi presso un ateneo telematico.

Sbocchi di lavoro

Gli sbocchi di lavoro, seppur pertinenti unicamente al settore dell’educazione, sono molto vari. Questo titolo universitario abilita a lavorare presso contesti privati (in aziende, ad esempio); in contesti pubblici (pubblica istruzione e servizi sociali); come libero professionista (al servizio di famiglie).  Lavorare nei nidi e negli asili è ad esempio lo sbocco prediletto. Non sono molte le persone che hanno competenze specifiche per operare con bambini della fascia 0-3: l’educatore nei servizi dell’infanzia può tranquillamente svolgere il compito. I nidi, infatti, sono sia pubblici (e quindi gestiti dal comune di riferimento), sia privati (come, ad esempio, i nidi aziendali nei grandi stabilimenti).  In quanto liberi professionisti, poi, sarà possibile aiutare famiglie e soggetti privati in generale, i quali – per motivi di lavoro o per tante altre ragioni – non possono dedicare tutte le proprie energie allo sviluppo psicofisico dei loro figli piccoli. Insomma, non resta che trovare l’ateneo ideale, immatricolarsi e intraprendere la strada che conduce al lavoro dei propri sogni. D’altronde lavorare con passione è garanzia di ottimi risultati.

2023-02-07T09:32:34+01:00