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Nessuno si salva da solo… tranne la natura

Martina Lucaccini Liceo Classico “Galileo” di Firenze

La natura si sta proteggendo da sola dalle catastrofi naturali procurate dall’uomo: è questo ciò che sta accadendo in Antartide, secondo gli studi diretti dalla Nasa sotto la guida di Son Nghiem del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) e dalla Noaa, un’agenzia statunitense per l’atmosfera e gli oceani.
Il soffiare dei gelidi venti unito alle fortissime correnti oceaniche, hanno consentito un avvenimento incredibile, ovvero la formazione di uno “scudo” fatto di ghiaccio, che sembra stia contrastando il fenomeno del riscaldamento globale.
Questo accumulo di masse di aria, causerebbe lo spostamento di grandi blocchi di ghiaccio verso nord, che in seguito si accumulano in vere e proprie barriere congelate: spostandosi, dietro di sé, lasciano una scia, che consente loro di rigenerarsi continuamente, come in una gigantesca “fabbrica di ghiaccio” semovente.
La protezione, sarebbe costituita da un ghiaccio molto spesso, capace di resistere ad erosioni ed azioni devastanti da parte del mare, e gli studiosi hanno addirittura parlato di uno spessore tra i 100 e i 1000 metri.
Gli esami recenti effettuati con satelliti hanno permesso ai geologi anche di concentrarsi sullo studio di due ghiacci apparentemente simili ma in realtà totalmente differenti, ovvero l’Artico e l’Antartico: la rivista “Remote Sensing of Environment” ha pubblicato uno studio diretto da Son Nghiem. Il coordinatore ha specificato che l’analisi delle immagini satellitari, ha confermato le sue teorie: infatti, la sua ipotesi era che, i diversi tipi di ghiaccio marino, sono sempre coerenti col tipo di caratteristica fisica delle varie regioni polari, ed essendo la regione polare settentrionale completamente diversa da quella meridionale, allora anche i due tipi di ghiaccio dovevano presentare delle divergenze. Ed è stato così.
Mentre per i ghiacci dell’Artico la situazione è abbastanza critica, e il loro scioglimento sta purtroppo progredendo senza sosta, per i ghiacci Antartici la situazione è meno tragica.
Infatti, la profondità degli oceani e la struttura geologica stessa, favoriscono la produzione di correnti marine e dunque, anche lo sviluppo di quella famosa protezione ghiacciata. La massima estensione del ghiaccio si raggiunge ogni anno durante il mese di settembre, per poi avere una sensibile diminuzione del suo spessore (del 17%) a febbraio. Tuttavia, nell’ultimo trentennio, questa grandezza sembra essersi stabilizzata, e anzi in via d’aumento.
Sembra che questa volta la Natura si stia proteggendo o, meglio, salvando, da sola: forse pure Lei ha capito che, la maggior parte delle volte, il genere umano si impegna per fare più che favori, irrimediabili danni.

Martina Lucaccini
Classe 5E – Liceo Classico “Galileo” di Firenze

2016-07-13T13:01:42+02:00