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Spazio: Cerere, nuove spettacolari immagini da VIR dei crateri Haulani e Oxo

Cerere Era il 6 marzo 2015, quando la sonda della Nasa Dawn entrava nell’orbita di Cerere, il pianeta nano situato tra Marte e Giove. Da allora la sonda ha raccolto un enorme quantità di immagini e dati che ci permettono di conoscere più da vicino questo pianeta fino ad ora inesplorato. Cerere, scoperto nel 1801 […]

Cerere

Era il 6 marzo 2015, quando la sonda della Nasa Dawn entrava nell’orbita di Cerere, il pianeta nano situato tra Marte e Giove. Da allora la sonda ha raccolto un enorme quantità di immagini e dati che ci permettono di conoscere più da vicino questo pianeta fino ad ora inesplorato.

Cerere, scoperto nel 1801 da Giuseppe Piazza, è l’oggetto più grande tra quelli che popolano la cintura degli asteroidi. Le domande a cui gli scienziati cercano di rispondere sono legate alla quantità di acqua che lo compongono e, soprattutto, se un tempo il pianeta nano è stato abitabile.

Haulani Oxo Cerere Dawn (3)

Sono state rilasciate in questi giorni delle nuove immagini dei crateri di Cerere, scattate dalla sonda della NASA Dawn. Ad appena un’altitudine di 385 chilometri la sonda statunitense con a bordo lo strumento italiano VIR, frutto della collaborazione tra ASI e INAF, ha scattato nuove immagini dei crateri luminosi dell’asteroide fornendo una nuova spettacolare vista ai ricercatori del team.

“VIR è uno strumento che opera nel visibile e nell’infrarosso per il quale l’Italia possiede una leadership scientifica ed industriale riconosciuta a livello internazionale. Questa tipologia di strumento è stata impiegata con successo su altre missioni di esplorazione del Sistema solare tra le quali Cassini, Rosetta e Venus Express e ha fornito dati fondamentali per lo studio dei corpi celesti osservati e per la comprensione della loro origine”. [Barbara Negri – Responsabile di Osservazione dell’Universo dell’Agenzia Spaziale Italiana]



Haulani, 34 chilometri di diametro, è piuttosto giovane, mostra con evidenza segni di frane dai bordi del cratere, mentre il terreno appare liscio con una increspatura al centro. L’utilizzo dei falsi colori ha permesso agli scienziati di analizzare i materiali che lo compongono e metterli in relazione alla composizione morfologica.

Haulani Oxo Cerere Dawn (2)

Il cratere Oxo, invece, è largo circa dieci chilometri ed è la seconda zona più luminosa del pianeta dopo il cratere Occator. Un’altra particolarità è il fatto che una parte di materiale è sceso al di sotto della superficie. Non solo, le firme dei minerai sul fondo del cratere appaiono diverse che altrove su Cerere e questo è oggetto di interesse da parte dei ricercatori.

Haulani Oxo Cerere Dawn (1)


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2018-06-05T17:21:45+02:00