ROMA – Una settimana fa, perdendo contro la Juventus se l’era ritrovate addosso. Approfittando del mezzo passo falso del Napoli a Firenze e del capitombolo della Lazio in quel di Milano, la Roma, battendo il Chievo tra le mura amiche, sette giorni dopo rimette a distanza quelle squadre che potrebbero insidiarla nella lotta al secondo posto.
Dice principalmente questo, la diciottesima giornata, orfana della gara della Juventus (e del Milan) che tra poche ore contenderà ai milanesi la Supercoppa Italiana al caldo del Qatar.
La trasferta di Crotone si recupererà difatti il prossimo 8 Febbraio; fino ad allora per i giallorossi la distanza torna a meno quattro, che comunque trascurabile non è. Roma, Napoli e non solo: ripercorriamo quanto accaduto nei nostri riassunti.
Serie A: ORGOGLIO SPALLETTI
Si dice “orgoglioso” a fine gara. Della sua squadra, dei risultati, della risposta data alla sconfitta di Torino. Aveva chiesto tre punti e tre punti sono arrivati. Dopo Torino aveva lamentato poca “cattiveria” nei suoi giocatori, stasera è stato smentito ed accontentato. Il Chievo e Maran erano e restano clienti scomodi per chiunque, scesi a Roma per “fare il Chievo”, come detto in conferenza dal tecnico gialloblù. Gara intensa, quella dei giallorossi, servita per ridare morale e serenità ad un ambiente uscito scosso dallo Juventus Stadium.
Nessuno si illude: a Crotone, la Juventus dovrebbe maramaldeggiare anche fra due mesi…l’obbligo della Roma, però, è farsi trovare pronta in qualunque momento. Hai visto mai…
Serie A: QUESTIONE DI MENTALITÀ
Si racconta che, un giorno, un famoso direttore sportivo, per spronare la squadra in difficoltà, disse ad un famoso tecnico: “Mister, dobbiamo acquistare mentalità!”. Il tecnico, per tutta risposta, sentenziò “Se prima non lo vedo giocare, non compriamo nessuno!”.
Scherzi a parte, anche al Napoli, per stessa ammissione di Sarri, andrebbe caldeggiato l’acquisto. La trasferta di Firenze è n compendio della stagione degli azzurri: belle cose ed obbrobri che esaltano e rallentano il campionato dei partenopei. Se non fosse stato per il rigore del pareggio segnato da Gabbiadini (toh, chi si rivede) al 94’, parleremmo di una partita gettata alle ortiche. La pausa farà bene a tutto l’ambiente, a cominciare dal presidente, chiamato a dare un ulteriore segno di presenza nel prossimo calciomercato.
Serie A: PIOLI, CORSA CHAMPIONS
Non aveva intenti vendicativi, ma siamo sicuri che un sorriso sotto i baffi gli sarà scappati. Con la miglior prestazione da quando è alla guida dei milanesi, Pioli affossa la sua ex sqauadra, capace di gettare via un buon primo tempo, risale pian piano la classifica, estende l’inviolabilità della porta di Handanovic a tre gare, duecentosettanta minuti senza subire reti.
La gara contro i romani dice che l’Inter non è ancora guarita, ma che la cura pare quella giusta. Se poi capitan Icardi timbra il cartellino come fatto contro Inzaghi & Co., beh, la zona Champions è solo a cinque lunghezze.
La Lazio, di contro, non deve estremizzare le amarezze di una sconfitta, vero limite del famigerato “ambiente romano”. Inzaghi dovrà lavorare sui secondi tempi,iattura per la Lazio di quest’anno (diciotto reti subite nelle seconde frazioni fino a d ora, ndr). Solo dandosi un tono, la Lazio potrà giocarsela fino in fondo. Se dal mercato arrivasse poi qualcosa…