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Tunisia, Neapolis città sommersa dallo tsunami regala nuovi tesori

Spedizione archeologica, anche italiana, getta luce sulla città delle eccellenze

15 Settembre 2017

Neapolis città sommersa dallo tsunamiROMA – Neapolis, la città tunisina di origine greco romana, scomparve il 21 luglio del 365 dopo Cristo. Un violentissimo terremoto prima e il conseguente tsunami dopo spazzarono via le sue costruzioni, le sue attività, i suoi cittadini. Il Mediterraneo sconvolto dai fenomeni naturali la sommerse quasi interamente.

Neapolis città sommersa dallo tsunami

Prima greca, poi cartaginese. Fu, in seguito, città romana e, infine, dominio arabo. Sono tante le cose che Neapolis può ancora raccontare e lo farà grazie ai ritrovamenti sottomarini dell’ultima spedizione archeologica in atto. Coinvolti nell’operazione anche specializzandi in archeologia della scuola di Oristano e dell’Università di Sassari. I primi ritrovamenti hanno messo in evidenza le peculiarità commerciali dell’antica Neapolis, oggi Nabuel.

Neapolis città sommersa dallo tsunami, città delle eccellenze

Tra monumenti, strade e botteghe varie, nelle profondità marine, i ricercatori hanno individuato anche un centinaio di cisterne per contenere alimenti. Al loro interno, i cittadini di Neapolis conservavano il prezioso garum, una salsa di pesce liquida di interiora di pesce e pesce salato che i romani, di cui erano ghiotti, usavano per condire diversi piatti. La città era, nell’antichità, anche famosa e preziosa per la produzione del sale. Sui resti della città distrutta dal terremoto fu costruita l’odierna Nabeul. La cittadina, oggi, è sede di importanti resti archeologici e un museo. Un sito dove è possibile ammirare i manufatti prodotti dai cittadini di quella che fu la città delle eccellenze.

2018-06-05T15:32:10+02:00