hamburger menu

Coconino sta pubblicando tutte le opere di Andrea Pazienza

La casa editrice con Fandango Libri porta in libreria la produzione integrale di 'Paz'. Storie 1981-1983 è l'ultima uscita

15 Febbraio 2021

Roma – Chi legge e disegna fumetti sa che Andrea Pazienza era inimitabile. Scomparso a soli 32 anni nel 1998, ‘Paz’ continua ad ispirare nuove generazioni di artisti e lettori. La premessa, necessaria, è per dire che chiunque si appassioni al genere da lì deve passare. 

“Quando avevo diciotto anni – racconta Gipi – leggevo le storie di Pazienza e avevo l’impressione che parlassero di noi. Di me e dei miei amici, intendo… Spesso mi dico che se lui non avesse fatto quello che ha fatto, nel racconto e nel disegno, io non avrei scritto una sola riga”. 

Coconino allora, in collaborazione con Fandango Libri, sta curando la ripubblicazione integrale delle opere dell’eclettico e geniale autore. Una produzione che fino ad ora era giunta in libreria in maniera frammentaria. Dopo Pentothal, La Prima Repubblica e Pertini, Tutto Zanardi, Vignette, Aficionados, Gli ultimi giorni di Pompeo e Storie 1977-1980 è arrivato in libreria Storie 1981-1983.

Storie 1981-1883

Sono gli anni della “stagione d’oro” delle riviste italiane di fumetti, da Frigidaire a Corto Maltese, dove Andrea Pazienza pubblica una serie di storie dalla solida architettura, nelle quali la dirompenza narrativa è sempre al servizio della trama. I toni variano, sempre in bilico tra il dramma e la comica: estremi che spesso convivono in uno stesso racconto di poche pagine, condensando in maniera esplosiva i personaggi e le idee di un immaginario irriverente e incontenibile. Tragedia, poesia, umorismo sfrenato e ironia si susseguono in questa seconda antologia, che raccoglie gemme indimenticabili come Giorno, Finzioni, Sogno e Il segno di una resa invincibile e schegge di brillante comicità come L’appuntamento, Costaturca, Detective Mama. Con una prefazione di Gipi. 

Stefano Benni su Andrea Pazienza

«Paz ci ha camminato accanto, in questi anni. È stato un esempio di naturalezza e talento, una miniera inesauribile di sogni e idee. Ora che non c’è più non manca qualcosa alla cultura ‘giovanile’ o al fumetto. Manca qualcosa a tutta la cultura italiana: manca un innovatore, manca un poeta di questi anni».

2021-02-15T11:55:38+01:00